Un giorno scrissi alla lavagna “La saggezza”. Spiegare la saggezza ai giovani può sembrare una sfida, ma in realtà è un'opportunità preziosa per mostrare loro che il valore della vita non sta solo nell'accumulare informazioni, ma nel saperle usare nel modo giusto. La...
Il
Polo Museale della Calabria, diretto da Angela
Acordon, ha partecipato con successo alla quarta edizione di TourismA,
Salone del Turismo Archeologico inaugurato il 15 febbraio nel Salone dei
Cinquecento di Palazzo Vecchio e svoltosi a Firenze presso il Palaffari nello
scorso fine settimana. Si tratta della più importante kermesse dedicata
all’archeologia e al turismo culturale organizzata dalla rivista Archeologia
Viva, che nelle scorse edizioni ha registrato circa 12mila visitatori e anche
quest’anno ha visto un sensibile incremento di visitatori tra addetti del
settore, archeologi, agenti di viaggio, associazioni e curiosi. Presenti
personalità della cultura come Mario Torelli (già professore di archeologia
classica presso l’Università di Perugia), Fabio Martini (professore di
paletnologia dell’Università di Firenze), Andrea Carandini (presidente FAI), ma
anche personaggi noti ad un pubblico più vasto quali Alberto Angela, Philippe
Daverio e Vittorio Sgarbi.
Uno stand espositivo dedicato ai 16 tra musei, parchi archeologici e monumenti
di competenza del Polo Museale è stato allestito nei frequentatissimi locali di
TourismA. Un’intera mattinata è stata inoltre dedicata ad una conversazione
(titolo Obiettivo Calabria) durante la quale alcuni dei Direttori del
Polo Museale calabrese hanno avuto modo di presentare i siti da loro gestiti
assieme ad importanti progetti in corso che hanno lo scopo di promuovere i beni
culturali ed il loro paesaggio di contesto. In particolare Adele Bonofiglio ha trattato il tema “Il Castello di Vibo e il
Parco Archeologico di Sibari: maestà di un paesaggio silenzioso” nel quale da
un lato ha evidenziato la stretta connessione del castello di Vibo Valentia con
il retroterra montano, lo splendido affaccio in vista della piana lametina e la
vasta prospettiva sul Tirreno, il Poro e le isole Eolie, dall’altro ha
illustrato le prospettive del Parco Archeologico di Sibari che, anche grazie a
lavori Anas, vedrà l’ampliamento dei percorsi di visita.
“I fari della Calabria tra Capo Colonna e Punta Stilo” è stato il tema
affrontato da Gregorio Aversa che,
anche a nome di Rossella Agostino,
si è soffermato sull’illustrazione di un progetto editoriale che vede coinvolti
i Parchi Archeologici Nazionali di Capo Colonna e dell’Antica Kaulon e vuole
puntare l’attenzione sul paesaggio mediante tutte le sue componenti. Questi due
siti, infatti, vedono l’interessante legame tra due aree archeologiche di
fondamentale importanza per la storia della Magna Grecia, significative per la
loro valenza paesaggistica e unite dalla presenza di alcuni tra i più bei fari
che costellano le coste calabresi.
Ha concluso Rossana Baccari che, nella
conversazione dal titolo “Territorio, paesaggi e monumenti: identità,
salvaguardia e valorizzazione. La Cattolica di Stilo, San Francesco a Gerace,
Le Castella di Isola Capo Rizzuto”, ha sottolineato le problematiche della
valorizzazione e della gestione degli importanti beni architettonici assegnati
al Polo.
Polo Museale della Calabria, diretto da Angela
Acordon, ha partecipato con successo alla quarta edizione di TourismA,
Salone del Turismo Archeologico inaugurato il 15 febbraio nel Salone dei
Cinquecento di Palazzo Vecchio e svoltosi a Firenze presso il Palaffari nello
scorso fine settimana. Si tratta della più importante kermesse dedicata
all’archeologia e al turismo culturale organizzata dalla rivista Archeologia
Viva, che nelle scorse edizioni ha registrato circa 12mila visitatori e anche
quest’anno ha visto un sensibile incremento di visitatori tra addetti del
settore, archeologi, agenti di viaggio, associazioni e curiosi. Presenti
personalità della cultura come Mario Torelli (già professore di archeologia
classica presso l’Università di Perugia), Fabio Martini (professore di
paletnologia dell’Università di Firenze), Andrea Carandini (presidente FAI), ma
anche personaggi noti ad un pubblico più vasto quali Alberto Angela, Philippe
Daverio e Vittorio Sgarbi.
Uno stand espositivo dedicato ai 16 tra musei, parchi archeologici e monumenti
di competenza del Polo Museale è stato allestito nei frequentatissimi locali di
TourismA. Un’intera mattinata è stata inoltre dedicata ad una conversazione
(titolo Obiettivo Calabria) durante la quale alcuni dei Direttori del
Polo Museale calabrese hanno avuto modo di presentare i siti da loro gestiti
assieme ad importanti progetti in corso che hanno lo scopo di promuovere i beni
culturali ed il loro paesaggio di contesto. In particolare Adele Bonofiglio ha trattato il tema “Il Castello di Vibo e il
Parco Archeologico di Sibari: maestà di un paesaggio silenzioso” nel quale da
un lato ha evidenziato la stretta connessione del castello di Vibo Valentia con
il retroterra montano, lo splendido affaccio in vista della piana lametina e la
vasta prospettiva sul Tirreno, il Poro e le isole Eolie, dall’altro ha
illustrato le prospettive del Parco Archeologico di Sibari che, anche grazie a
lavori Anas, vedrà l’ampliamento dei percorsi di visita.
“I fari della Calabria tra Capo Colonna e Punta Stilo” è stato il tema
affrontato da Gregorio Aversa che,
anche a nome di Rossella Agostino,
si è soffermato sull’illustrazione di un progetto editoriale che vede coinvolti
i Parchi Archeologici Nazionali di Capo Colonna e dell’Antica Kaulon e vuole
puntare l’attenzione sul paesaggio mediante tutte le sue componenti. Questi due
siti, infatti, vedono l’interessante legame tra due aree archeologiche di
fondamentale importanza per la storia della Magna Grecia, significative per la
loro valenza paesaggistica e unite dalla presenza di alcuni tra i più bei fari
che costellano le coste calabresi.
Ha concluso Rossana Baccari che, nella
conversazione dal titolo “Territorio, paesaggi e monumenti: identità,
salvaguardia e valorizzazione. La Cattolica di Stilo, San Francesco a Gerace,
Le Castella di Isola Capo Rizzuto”, ha sottolineato le problematiche della
valorizzazione e della gestione degli importanti beni architettonici assegnati
al Polo.
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