lunedì, 10 Novembre 2025

La Polizia di Stato presenta il Calendario 2026

Un complesso monumentale di straordinaria bellezza quello scelto dalla Polizia di Stato per presentare il nuovo calendario 2026: le terme di Diocleziano a Roma.  Uniche al mondo per grandezza e conservazione hanno ospitato questo pomeriggio l’importante ed ormai...

Truffa via Sms utilizzando la dicitura Cup

La Regione Basilicata e il Centro Unico di Prenotazione (Cup) Regionale lanciano un nuovo e urgente appello alla cittadinanza in merito a una recrudescenza della truffa via Sms che sfrutta il nome del Cup per invitare gli utenti a richiamare numeri a pagamento per...

I Subsonica (foto Corriere Web Roma) in concerto a Matera a Cava del Sole il 19 luglio prossimo. La conferma arriva direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 Paolo Verri che ha seguito il gruppo nella performance di Torino.
“8” è l’ultimo album della band:  “8 incomincia, quasi provocatoriamente, da quegli anni 90 dove tutto ha avuto inizio.  – si legge sul sito dei Subsonica – Scommettendo sulla loro attualità.
Per poi proiettarsi traccia dopo traccia, progressivamente verso il futuro. 
Con parole che guardano il presente di questi “anni senza titolo” dritto negli occhi.
L’album è stato scritto e registrato a Torino (gennaio/giugno 2018), nel borgo Vanchiglia, tra le pareti di quello Studio Andromeda che ha sostituito la storica Casa Sonica. 
E’ stato prodotto dalla band, sotto la supervisione di Max, che ne ha anche curato la registrazione.
Il mixaggio, realizzato a Londra, è stato affidato a Marta Salogni: giovanissima engineer e producer italiana, trasferita in Inghilterra da 10 anni.
Marta ha recentemente firmato il mix dell’ultimo album di Björk.
Per l’unico featuring (“L’incubo”) è stato coinvolto il rapper torinese Willie Peyote, volto nuovo della scena cittadina già amatissimo in tutta Italia. E da noi molto stimato.
L’artwork è stato affidato a Marino Capitanio graphic designer, poco più che trentenne, attualmente attivo ad Amsterdam, incaricato di dare all’immagine dell’album quel tocco di italianità contemporanea, capace di stare nel mondo.”
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