giovedì, 10 Aprile 2025

Il volume di Francesca Innocenzi, L’antro di Proteo (Edizioni Progetto Cultura), nasce come miscellanea di studi sul mondo antico proposti in occasione della terza edizione del Premio/Festival di poesia Paesaggio Interiore (2023), che comprende una sezione dedicata ai saggi brevi sulla letteratura greco-romana. L’opera consiste pertanto in una raccolta antologica di saggi brevi che spaziano dalla poesia alla storia, dalla filologia all’epigrafia, senza trascurare gli aspetti filosofico-religiosi e antropologici e le attualizzazioni e i riusi della classicità (da Dante a Leopardi).

Il titolo, L’antro di Proteo, si lega al mito dell’antico dio del mare, narrato nell’Odissea: Proteo conosceva ogni verità passata, presente e futura, ma concedeva oracoli solo se costretto; era necessario coglierlo di sorpresa mentre riposava negli antri delle grotte nelle calde ore del pomeriggio, e legarlo solidamente, resistendo ai suoi tentativi di fuga, nei quali assumeva le forme svariate: di leone, di serpente, di acqua, fuoco, pianta. Una volta riconosciuta l’impossibilità di liberarsi, Proteo acconsentiva a rivelare a chi lo interrogava la volontà degli dèi e del fato. Allo stesso modo, quest’opera si presenta multiforme e poliedrica; ma ogni sua parte costituisce uno spiraglio, una scintilla in grado di portare alla luce inesausti mondi, nel tempo e al di fuori del tempo. Le culture classiche possono svelare segreti profondi a chi sa dedicarvisi con pazienza, tenacia e mente aperta, disposizione a restare in ascolto. L’auspicio è che, nell’eterogeneità dei contributi, il lettore colga spunti, suggestioni, connessioni in grado di generare approfondimenti e aprire nuovi orizzonti e ponti con l’oggi.

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