"Dobbiamo tornare a guardare l'alba e il tramonto con gli occhi della meraviglia prima che con gli occhi del giudizio". Lo ha affermato la psicologa e psicoterapeuta rogersiana Maura Anfossi, riferendosi al colore arancione, questa sera nella città dei Sassi nella...
È coinvolta anche la provincia di Potenza insieme a quelle di Salerno, Napoli, Roma, Ravenna e diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta, in una vasta operazione dei carabinieri di Salerno contro un’organizzazione criminale, vicina alla camorra, che gestisce il gioco d’azzardo.
I militari del Provinciale di Salerno, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti e dai collaterali organismi di polizia stranieri, hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal GIP del locale Tribunale su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone (sottoposte a custodia in carcere), indagate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, auto-riciclaggio”, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare diverse organizzazione criminali contigue alla camorra e altre mafie.
Secondo gli inquirenti era stato messo in piedi un complesso sistema internazionale con l’obiettivo di riciclare il denaro sporco della camorra mediante l’autogestione di scommesse illegali e gioco d’azzardo, permettendo così ai clan di ottenere denaro “pulito”. L’attività era stata costruita su internet con domini privi delle autorizzazioni dei Monopoli di Stato italiani e posizionati su server gestiti in Campania ma presenti all’estero. Ingenti gli importi sottratti all’erario con stima intorno ai 500 milioni di euro.