Lunedì 25 novembre p.v. alle 17.30 nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale di Matera (ingresso da via Roma), il Soroptimist Club Matera con il patrocinio dell'Associazione Italiana Donne Medico, nell'ambito della Giornata Internazionale per...
Nella mia carriera scolastica ho incontrati molti alunni islamici e alcuni hanno scelto di “passare” al cattolicesimo.
La cosa che mi ha impressionato di più di questi alunni che io ho seguito durante la conversione è stata soprattutto la loro idea della Madonna.
Sono stato sempre impressionato che per loro il cristianesimo è Gesù figlio di Maria.
Gesù è il profeta, Maria la donna per eccellenza, la Madre, la Vergine mandata da Dio per essere intermediaria fra Dio e tutti gli uomini, non solo i cristiani.
Nel mondo musulmano la Madonna è la Sayyida, cioè la Signora del Cielo.
Su Gesù possono discutere, avere dubbi, temere che possa oscurare Maometto, ma sulla Madonna c’è un accordo pieno tra noi e loro.
Infatti nessuna donna ha dignità pari alla sua, perfino la donna prediletta di Maometto (Aisha) le è inferiore.
Come sappiamo il Corano proibisce ogni specie di immagine sacra o di statua religiosa e ancora oggi le moschee sono onorate solo di scritte del Corano o disegni grafici: questo per evitare l’idolatria.
È interessante sapere, però, che nelle case dei musulmani l’unica eccezione è l’immagine di Maria.
Qualche anno fa mi capitò di incontrare un musulmano che mi parlò di suo fratello e disse: “Prima di morire mio fratello volle che chiamassi un sacerdote. Lo chiamai. Quando lo incontrò mio fratello gli disse: ‘Io sto morendo, ma voglio andare con la Grande Signora. Dimmi tu come devo fare: Lei mi vuole bene e mi accoglierà certo”.
Poi continuò: “Mio fratello morì cosciente e gioioso di andare con Maria”.
Oggi viviamo in un mondo che rende la fede insignificante per la vita: un pio sentimento.
La fede è ben altro: la fede è vivere come Dio vuole.
Vorrei concludere questa mia riflessione: la Madonna ci fa riscoprire Gesù Cristo, ci apre la vita a Cristo.
Non dimenticate mai che Maria ha creduto per prima in Gesù, tutta la sua vita è stata al servizio del Figlio di Dio e dell’umanità che cerca Dio.
Anche noi siamo chiamati alla conversione: la via più sicura è quella che passa dalla devozione a Maria.
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica