venerdì, 22 Novembre 2024

Il presepe del maestro Franco Artese intitolato “L’Infinito diventa uno di noi” e la manifestazione artistica “Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento” portano la Basilicata a Firenze nel periodo natalizio. Il binomio arte – fede della tradizione storica lucana ammirabile nel presepe allestito nella Basilica di Santo Spirito e nella manifestazione artistica realizzata nel Complesso monumentale espositivo dell’Opera di Santa Croce, è vissuto attraverso una serie di eventi. Ripercorriamoli insieme.

Si inizia giovedì 7 dicembre, alle ore 17.00, nella Basilica di Santo Spirito con l’inaugurazione del Presepe che riceverà la benedizione del cardinale arcivescovo Giuseppe Betori. Il presepe sarà visitabile fino al 4 febbraio 2018. Il maestro presepista Artese ha avuto importanti riconoscimenti allestendo presepi monumentali, in collaborazione con APT Basilicata, nelle più importanti città europee, negli Stati Uniti, a Betlemme con l’UNESCO, in Piazza San Pietro a Roma in occasione del Natale 2012, omaggio a S.S. Benedetto XVI. Un insieme di quadri, con oltre 110 personaggi, che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, dà vita al presepe con scene che ritraggono riti e tradizioni della civiltà rurale lucana tra cui la rappresentazione del Maggio di Accettura, una processione con fedeli che portano sulle loro teste i “cinti”, composizioni di ceri costruite come fossero architetture, il culto della Madonna della Bruna, tra storia e leggenda.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio 2018 il Video Mapping della Basilicata proiettato sulla facciata della Basilica di Santo Spirito “Dimora Luminosa”.

Commenta il priore del Convento di Santo Spirito, l’agostiniano Padre Giuseppe Pagano O.S.A.: “Con grande gioia la Basilica di Santo Spirito di Firenze, dove dal 1250 è presente la comunità agostiniana, è felice di ospitare il presepe della Basilicata, come segno di comunione tra le diverse culture religiose e civili d’Italia. La Basilica brunelleschiana ha gli spazi giusti per ospitare un presepe sì grande e anche l’armonia giusta che si accosta molto con la bellezza del presepe. La povertà di Gesù Bambino entra all’interno di una architettura maestosa ma che nello stesso tempo esprime l’essenzialità che aiuta a cogliere tutti i particolari e sicuramente la “natività” aiuterà ancora di più ad aprirsi verso quell’infinito che genera luce, amore e pace”.

Venerdì 8 dicembre alle ore 10.30 la celebrazione della Santa Messa della Immacolata Concezione della B.V. Maria presso la Basilica di Santo Spirito alla presenza del coro, diretto dal Maestro Edoardo Materassi, Munera Vocal Ensemble. Seguirà la visita al Presepe, alla Sacrestia, al Crocifisso di Michelangelo, al Chiostro e alla mostra degli acquerelli di Fabrice Moireau dal titolo “Viaggio in Basilicata”. Il 16 dicembre alle ore 11.00 l’inaugurazione nella Basilica di Santa Croce della mostra “Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento” e la narrazione poetica “Legno madre, nome sciame” a cura di Davide Rondoni intervallato da un accompagnamento musicale a cura di Giacomo Grava. La mostra è affidata dal direttore della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata Francesco Canestrini alla cura scientifica di Elisa Acanfora, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università della Basilicata e sarà visitabile fino al 24 marzo 2018. Il progetto è promosso e sostenuto dall’APT Regione Basilicata, realizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e patrocinato dal Comune di Firenze-Ufficio UNESCO e l’Opera di Santa Croce di Firenze. “La mostra presenta 16 magnifiche sculture lignee, legate al tema della Madonna e della Natività, che provengono da varie diocesi della Basilicata, regione dove il culto mariano è ancora oggi molto sentito – commenta la prof.ssa Acanfora -. A grandezza naturale, o comunque di grandi dimensioni, alcune di queste opere sono inedite e costituiscono dunque una scoperta anche per gli specialisti. Tutte, comunque, non sono mai uscite fuori dai confini regionali ed è questa l’occasione per mostrarle al grande pubblico”.

Il nuovo anno a Firenze si apre con i colori della Basilicata: il 5 gennaio 2018 il Maestro Ciro Gerardo Petraroli, in arte Yeros, presenta uno spettacolo in grado di suscitare emozioni intense e suggestive, un nuovo orientamento musicale, un modo nuovo di pensare, di ascoltare e fare musica. Il maestro Yeros nella sua musica unisce allo stile compositivo classico suoni etnici, ritmi e sonorità elettroniche. Si tratta di un progetto che prende vita dall’ispirazione suscitata nel Maestro dalla sua terra, dalla sua città, da Matera. Il concerto-spettacolo si basa, quindi, su un modo nuovo di fare musica, musica non solo da ascoltare, musica da vedere, sentire percepire, un’unione di sensi e suoni che susciterà negli ascoltatori stupore, curiosità, mistero e riflessione.

Sabato 6 gennaio 2018, alle 12.00 una delegazione del corteo organizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore con in testa i Re magi farà sosta al presepe monumentale allestito a Santo Spirito mentre sempre nella Basilica di Santo Spirito ma in serata, alle 19.00, lo spettacolo LUCeANIA,  suoni canti e parole dalla terra di Matera. Lo spettacolo si articola come alternanza di musica popolare eseguita da Ambrogio Sparagna accompagnato da alcuni musicisti della sua prestigiosa Orchestra di musica popolare dell’Auditorium di Roma e letture di brani a cura del poeta Davide Rondoni, Direttore artistico e curatore dell’intero spettacolo. Saranno inoltre presenti, in qualità di ospiti di pregio che completeranno la cornice artistica dello spettacolo, la nota attrice di cinema e teatro Iaia Forte e la maggiore interprete di canto popolare toscano, Giuditta Scorcelletti. Un testo inedito scritto appositamente da Davide Rondoni (Luceania) introduce e conclude, fornendo la chiave interpretativa del momento e del titolo. I brani musicali e i testi selezionati da Davide Rondoni metteranno in luce valori e caratteristiche della Lucania / Luceania, e in parte, vista la ricorrenza del 6 gennaio nonché la presenza del Presepe Monumentale dei Sassi di Matera, richiameranno la tradizione natalizia.

Infine il 3 febbraio 2018 nell’Istituto degli Innocenti, Salone delle Compagnie, il Concerto spettacolo “ORAZIO IN JAZZ. Dal Carpe Diem alle Satire”, viaggio in versi e musica nell’opera ironica e moderna del lucano Quinto Orazio Flacco con un noto attore del cinema italiano.

Il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella commenta: “L’esposizione del presepe di Franco Artese rappresenta per noi un appuntamento ormai consolidato che ci permette di accendere in occasione del Natale, i riflettori sul nostro territorio in maniera inusuale, fondendo le peculiarità del paesaggio lucano con i messaggi cristiani legati alla natività. Il genio artistico e la maestrìa artigianale diventano infatti motore di comunicazione per la nostra Basilicata che sta premendo sul pedale della comunicazione e del marketing, forte dell’impulso dato da Matera 2019 ed in vista di quell’appuntamento. Con il presepe e l’esposizione della mostra delle Madonne lignee proviamo a consolidare il tratto di tradizione, cultura e fascino proprie della nostra regione. Questo si inserisce però in un quadro più ampio. L’esposizione qui a Firenze, nella Basilicata di Santo Spirito, per la quale ringrazio coloro che ci ospitano e quanti hanno lavorato perché fosse possibile, fa il paio con quanto accadrà in Basilicata. La nostra regione infatti ospiterà anche quest’anno il Capodanno Rai che sarà una ulteriore grande occasione di marketing territoriale. Proviamo a rafforzare il brand lucano e ad intercettare target differenti, per consolidare i numeri del settore turistico lucano che rappresenta oggi un asset strategico per la regione”.

La città di Firenze ha accolto con piacere le proposte dell’APT Basilicata come spiega il consigliere comunale Nicola Armentano: “Sono orgoglioso delle mie radici lucane, che coltivo facendo parte dell’Associazione che ci rappresenta a Firenze e sono altrettanto orgoglioso di essere un consigliere comunale di origini lucane a Firenze, città che dimostra ancora una volta quanto sia importante il valore dell’accoglienza e dell’integrazione. Penso che il segreto dei lucani sia la capacità di mantenersi sempre semplici e umili, di non dimenticare mai da dove sono partiti e le sofferenze che hanno patito… Firenze dimostra, ancora una volta, di essere una città inclusiva e solidale. Sono orgoglioso di essere lucano e fiorentino”.  Luigi D’Angelo, presidente di Associazione Culturale Lucana-Firenze plaude all’iniziativa di APT Basilicata: “Da un lato Firenze con la sua vetrina sul mondo, dall’altro la Basilicata con i suoi personaggi, le sue storie e i suoi valori culturali. Sono ormai quasi cinquant’anni che l’Associazione culturale lucana di Firenze lavora con successo sul territorio toscano, facendo del legame con la propria terra d’origine la stella polare del proprio agire…. L’Associazione è ben lieta di stringere una collaborazione con l’APT BASILICATA in un’ottica di consolidamento dei rapporti tra la città di Firenze e la Basilicata; il presepe monumentale del maestro lucano Francesco Artese con la rappresentazione di un mondo legato ai valori essenziali della famiglia, del lavoro, della solidarietà sarà la prima di una lunga serie di iniziative mirate alla promozione e alla conoscenza di un popolo straordinario come quello lucano”.

Mariano Schiavone, Direttore APT Basilicata sottolinea “La Basilicata intera rivive nel Presepe di Francesco Artese, nei volti e nei gesti delle donne, degli uomini e dei bambini che animano la scena che precede la grotta della Natività. Un momento di vita senza tempo, che sospende lo sguardo e il cuore tra realtà e immaginazione. Le manifestazioni lucane di Firenze testimoniano una serie di tradizioni molto sentite nel Sud del nostro Paese, tradizioni e sentimenti che ancora esistono, amati e praticati da tanta fascia della popolazione. Il presepe di Artese “L’Infinito diventa uno di noi” e la mostra “Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento” sono strumento per promuovere la terra Lucana ed i suoi valori”.

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