Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di...
Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso (art. 74 del D.P.R. 309/1990 ed art. 416 bis 1 c.p.); illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti (art. 73 del D.P.R. 309/1990); estorsione (art. 629 c.p.) e sequestro di persona (art. 630 c.p.): sono questi i reati contestati a sette persone (una è risultata irreperibile) delle province di Matera, Potenza, Bari e Taranto arrestate in mattinata nell’ambito dell’operazione Idra dai Carabinieri della Compagnia di Pisticci, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Potenza.
Le sette persone sono ritenute responsabili far
parte, a vario titolo, di una associazione finalizzata al traffico illecito di
sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, il tutto con
l’aggravante del metodo mafioso.
Il territorio interessato è quello della costa jonica lucana e più in generale
la provincia di Matera ed il periodo temporale investigato parte dal 2012 fino
ad arrivare al mese di dicembre 2016. Le vicende delittuose sono in parte
ascritte a soggetti che sono già stati attinti, anche in epoca recente, da
misure cautelari e rinvii a giudizio per il delitto di direzione e
partecipazione ad associazione di tipo mafioso — cosiddetto Clan Schettino —
operante sull’intera provincia di Matera. I provvedimenti sono stati emessi dal
G.I.P. Distrettuale del Tribunale di Potenza.
L’attività investigativa — che si è sviluppata mediante intercettazioni
telefoniche, pedinamenti, perquisizioni e sequestri di stupefacente
(complessivi g 280 di cocaina e kg 2,2 di hashish) sfociati, nel corso delle
indagini, anche 10 arresti in flagranza di reato – ha permesso di accertare
l’esistenza di una organizzazione criminale, avente base a Scanzano Jonico
(MT), che ha dimostrato: di avere la capacità di raccogliere ingenti risorse
economiche grazie alla fiorente attività di spaccio su larga scala dei suoi
gregari; di finanziare le attività del sodalizio mafioso, i sodali e le
famiglie nelle fasi di carcerazione dei suoi associati; di essere in grado di
riutilizzare i proventi raccolti in attività economiche anche indirettamente
gestite dal sodalizio.
In esito alle complesse investigazioni è stato pertanto possibile raccogliere
gravi indizi sulla capacità del clan Schettino (con base a Scanzano Jonico –
MT) di operare, oltre che nei tradizionali settori d’interesse (armi,
estorsioni, condizionamento ed assoggettamento di imprenditori e
Amministrazioni Locali ) anche e su larga scala, nel traffico di stupefacenti.
Le perquisizioni svolte in data odierna, hanno consentito di sequestrare
ulteriori quantitativi di stupefacenti ed armi a dimostrazione della perdurante
pericolosità dell’associazione.