lunedì, 10 Novembre 2025

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Truffa via Sms utilizzando la dicitura Cup

La Regione Basilicata e il Centro Unico di Prenotazione (Cup) Regionale lanciano un nuovo e urgente appello alla cittadinanza in merito a una recrudescenza della truffa via Sms che sfrutta il nome del Cup per invitare gli utenti a richiamare numeri a pagamento per...

Arte e glamour ieri sera a Milano presso la storica galleria MAC – Miradoli Arte Contemporanea  sui Navigli per la prima edizione della mostra d’arte contemporanea “Da Venere a Bacco” promossa da Athena – Connessioni Creative e curata dall’artista e naturopata materana Felicia Curci.

Pittura, fotografia, artigianato e moda le discipline sottese alle opere in mostra che esplorano il confine sottile tra seduzione e trasgressione, tra contemplazione e consumo, tra forma e dissoluzione. Gli artisti e le artiste coinvolte mettono in scena il corpo, il vino, l’amore, la festa, interrogando ciò che oggi resta di questi simboli antichi nel nostro tempo accelerato, digitale, spesso disincantato. “Da Venere a Bacco” è infatti un viaggio attraverso le molteplici forme del piacere, della sensualità e della festa. La mostra prende il nome da due figure mitologiche che, da secoli, incarnano i poli complementari dell’esperienza umana: Venere, dea dell’amore, della bellezza e dell’eros; e Bacco, dio del vino, dell’estasi e del disordine creativo. Tra questi due archetipi si apre un territorio ambiguo e affascinante, dove il corpo si fa linguaggio, il desiderio diventa simbolo e l’ebbrezza trasforma la realtà.

È ancora possibile celebrare il piacere senza colpa? Dove si colloca il corpo nell’arte contemporanea, tra culto e mercificazione?

“Da Venere a Bacco” è un invito a perdersi tra queste domande, ad assaporare il gusto dell’ambiguità, a riscoprire – magari con un sorriso sulle labbra – il potere del desiderio.

Il progetto espositivo itinerante fa parte del progetto più ampio di “Donne in Trasform-Azione” che ha visto la nascita durante la settima edizione del Premio Modart Exhibition 2024 a cura dell’Associazione “Officina della Cultura” di Matera. Il progetto nasce da un’idea di Felicia Curci che ne ha curato tutto lo svolgimento. Felicia Curci vuole creare un ponte di connessione tra Matera, sua città natale, e Milano dove vive e sviluppare il concetto di trasformazione che è insito nella natura stessa dell’arte: un processo continuo di mutamento e rinascita, che riflette la complessità dell’esperienza umana.

Alcuni degli artisti nazionali e internazionali ospiti a Matera nelle due edizioni del Premio Modart Exhibition hanno preso parte alla collettiva milanese. Da Matera partecipano gli artisti Francesco Paolo De Meo, pittore, Claudia Perdicchia in arte Tittà’ artista poliedrica, Angelo Di Cuia, photographer e Antonio Panaro, artista delle luci, che si mettono in gioco con le loro particolari opere.

Partecipano anche artisti lucani, campani, abruzzesi, pugliesi e lombardi: Angela Menchise, Antonio Bruscella, Mariella Riviello, Antonio Esposito, Danila Fulgenzio, Dianella Bartolini, Donato Montemurro, Lucyna Ewa Czub, Maria Sudato, Valter Quadri e la vincitrice del Premio Moda 2025 Monica Ingrosso presente con due abiti dedicati al tema della mostra.

A sostenere questo evento milanese, anche aziende lucane di food quale l’antico Panificio Perrone, le Cantine del Notaio, Vitinerario, Pasta Quagliara e due aziende storiche e familiari di arredamento la Materana “Area Living” della famiglia Olivieri e la San Giulianese “Pedrazzini Arredamenti” dell’omonima famiglia.

Le storie di trasformazione delle vite degli artisti si intrecciano con le storie delle famiglie creando connessioni incredibili.

Anche in questa mostra si vuole mettere in connessione le varie forme di arte che insieme possono sviluppare sinergie pazzesche con la nascita di nuove collaborazioni.

Infatti è stato presentato un nuovo brand, “LOVVIO”, nato proprio da due incontri casuali ma fatali durante la settimana del Premio Modart Exhibition 2025. Perché l’Arte è questo: continua Trasform-Azione attraverso l’Amore.

Sarà possibile visitare la mostra fino al 25 ottobre.

Rossella Montemurro

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