Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Ultimo posto per la Basilicata nella “classifica regionale del
caro-spesa” stilata dal Codacons su dati Istat: in regione l’aumento
dei prezzi lo scorso anno è costato solo 166 euro in più alle famiglie a
differenza del Trentino Alto Adige (prima in classifica) dove è costato 701
euro in più. Nel 2017 l’istituto
di statistica certifica una inflazione media in Italia pari al +1,2%, con punte
del +1,9% in Trentino Alto Adige, seguito da Liguria e Toscana con l’1,5%.
Mentre in Basilicata e nelle Marche l’inflazione si è fermata ben al di sotto
della media nazionale (rispettivamente +0,7% e + 0,9%). Il rincaro medio annuo per famiglia “tiene
conto non solo del tasso di inflazione ma anche della spesa media per consumi
delle famiglie registrata in ogni regione”,
caro-spesa” stilata dal Codacons su dati Istat: in regione l’aumento
dei prezzi lo scorso anno è costato solo 166 euro in più alle famiglie a
differenza del Trentino Alto Adige (prima in classifica) dove è costato 701
euro in più. Nel 2017 l’istituto
di statistica certifica una inflazione media in Italia pari al +1,2%, con punte
del +1,9% in Trentino Alto Adige, seguito da Liguria e Toscana con l’1,5%.
Mentre in Basilicata e nelle Marche l’inflazione si è fermata ben al di sotto
della media nazionale (rispettivamente +0,7% e + 0,9%). Il rincaro medio annuo per famiglia “tiene
conto non solo del tasso di inflazione ma anche della spesa media per consumi
delle famiglie registrata in ogni regione”,
Questi i
rincari nelle altre regioni: Toscana +508 euro, Lombardia +438 euro, Liguria
+412 euro, Friuli Venezia Giulia +387 euro, Veneto +385 euro, Valle d’Aosta
+378 euro, Abruzzo +363 euro, Puglia +339 euro, Sicilia +316 euro, Lazio +315
euro, Piemonte +313 euro, Sardegna +307 euro, Emilia Romagna +298 euro, Umbria +297
euro, Campania +273 euro, Marche +245 euro, Calabria +225 euro.
rincari nelle altre regioni: Toscana +508 euro, Lombardia +438 euro, Liguria
+412 euro, Friuli Venezia Giulia +387 euro, Veneto +385 euro, Valle d’Aosta
+378 euro, Abruzzo +363 euro, Puglia +339 euro, Sicilia +316 euro, Lazio +315
euro, Piemonte +313 euro, Sardegna +307 euro, Emilia Romagna +298 euro, Umbria +297
euro, Campania +273 euro, Marche +245 euro, Calabria +225 euro.
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