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È stato intercettato dai carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle sulla circonvallazione di Acquaviva il furgone Iveco Daily che trasportava lo sportello bancomat rubato alle 3,30 di questa mattina da una filiale di Bernalda della banca Intesa.
Dato il singolare carico trasportato dal furgone con il cassone a vista, la Gazzella si è immediatamente lanciata all’inseguimento del mezzo.
I carabinieri della compagnia di Pisticci, intervenuti sul posto, avevano constatato che il bancomat dell’istituto di credito era stato sradicato con l’utizzo di una pala meccanica – ritrovata nei pressi della banca – e portato via. La ruspa è risultata rubata qualche ora prima da un deposito di una ditta edile del luogo, insieme a un autocarro Iveco Daily.
I carabinieri di Pisticci hanno quindi fatto partire le ricerche dei malfattori, estese a tutti i Comandi limitrofi e quindi anche alla Centrale Operativa di Bari e di Gioia del Colle. Dopo circa due ore dal furto, l’Iveco Daily bianco rubato è stato localizzato, grazie all’ausilio dei carabinieri di Pisticci che erano già sulle sue tracce, lungo la provinciale 205 – Circonvallazione di Acquaviva delle Fonti, ed è stato subito intercettato da una pattuglia della Compagnia di Gioia del Colle che ha iniziato a tallonare il mezzo. E’ così cominciata la rocambolesca fuga dei malviventi, inseguiti da due pattuglie della Compagnia di Gioia del Colle e, dopo circa 5 chilometri di inseguimento, il Fiat Daily, a causa della folle velocità raggiunta, è uscito di strada, terminando la corsa contro un albero di ulivo. Due occupanti, incappucciati e con guanti ancora calzati sono riusciti a dileguarsi per le campagne, fra Acquaviva e Cassano, facendo perdere le loro tracce, mentre un terzo complice è stato immediatamente raggiunto, bloccato e arrestato dai militari di Gioia del Colle.
A essere arrestato, un 47enne di Cellamare, senza precedenti. Nelle sue tasche, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un telefonino con batteria staccata, una radiotrasmittente, vari arnesi da scasso ed una smerigliatrice. Sul veicolo, invece, è stata recuperata la cassaforte dell’ATM ancora integra, cioè non ancora aperta e quindi con tutte le banconote all’interno, circa 25 mila euro, che sono state poi restituite all’avente diritto. Ricerche sono in corso per risalire ai complici dell’uomo, ritenuto parte di un gruppo specializzato nei furti di bancomat, operativo anche fuori Provincia e Regione, espediente utilizzato spesso dai malfattori per tentare di rendere più difficoltose le attività d’indagine da parte delle Forze dell’Ordine.