sabato, 28 Settembre 2024

Tourism Expo Japan, inaugurato lo stand Basilicata

L'ambasciatore d'Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e il direttore generale di Apt Basilicata Antonio Nicoletti hanno inaugurato, a Tokyo, al Tourism Expo Japan 2024, il Padiglione Italia di Enit dove è...

Il Collegio dei Periti Agrari e dei Periti agrari laureati della provincia di Matera esprime la propria contrarietà all’installazione delle gigantesche Pale eoliche a pochi chilometri dalla Città di Matera, che con gli antichi Rioni Sassi, le emergenze ambientali, le testimonianze archeologiche e il prezioso territorio rurale circostante rappresentano un patrimonio unico e inestimabile. “La bellezza paesaggistica e l’importanza storica e culturale dell’area materana – fa presente il presidente Giuseppe Silvaggi – sono state riconosciute dall’Unesco nel 1993. In questo contesto, la proposta di installare pale eoliche solleva una serie di fitte preoccupazioni”. Oltre al forte impatto visivo sul paesaggio, in special modo nell’area immediatamente confinante con il Parco archeologico, storico e naturale delle Chiese rupestri, i periti agrari evidenziano come l’installazione delle pale in tale area potrebbe portare danni dal punto di vista ambientale dando origine anche ad alterazioni del delicato equilibrio di specie vegetali e animali esclusive di quella zona. “La realizzazione dei due parchi eolici – aggiunge Silvaggi – è sicuramente dannosa per il patrimonio paesaggistico, culturale e ambientale di Matera e delle aree circostanti. Per cui è necessario privilegiare soluzioni che anzitutto coinvolgano il parere delle istituzioni locali e delle popolazioni e che consentano di conciliare la produzione di energia green con la tutela del nostro agro che, vale la pena ricordarlo, per le sue peculiarità pedo-climatiche ha una millenaria vocazione rurale, attività che tra l’altro ha garantito uno sviluppo non impattante sul territorio”.

Dal punto di vista dell’impatto paesaggistico, per la loro dimensione e la loro presenza visiva, avrebbero un impatto significativo sul paesaggio circostante, alterando profondamente la percezione della bellezza naturale e storica di Matera. Rappresenterebbero, inoltre, un elemento estraneo e discordante con il carattere unico e autentico del territorio materano, compromettendone l’integrità visiva e culturale con conseguenti ripercussioni negative sull’attrattività turistica e sullo sviluppo economico locale.

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