domenica, 24 Novembre 2024

Bardi e il ricordo a Balvano del terremoto ‘80

Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...

E’ online sul canale Youtube di Logos, il web magazine della Diocesi di Matera-Irsina, il secondo video del progetto “Vie di Bellezza: percorsi di arte sacra” nato da un’idea del critico d’arte Gabriele Scarcia e realizzato dal Parco culturale ecclesiale Terre di Luce in collaborazione con Logos.

Presentato in conferenza stampa lo scorso 3 luglio nel Salone degli Stemmi dell’Arcivescovado, il progetto si propone di far “parlare” le opere d’arte custodite nelle chiese della diocesi e della provincia di Matera, andando oltre la narrazione storica e l’analisi stilistica.

Dopo il primo filmato dedicato al Crocifisso di Miglionicoopera di fra Umile da Petralia, il racconto poetico e per immagini si è spostato sul cinquecentesco Polittico di Simone da Firenze custodito nella chiesa del convento Sant’Antonio di Salandra (Matera) e proposto con il titolo “Pietro lo scruta, Giovanni lo indica, Gabriele lo annuncia – Il Polittico di Salandra”.

Scrive il critico d’arte Gabriele Scarcia nella recensione dell’opera che “l’artista, ancor oggi scarsamente conosciuto per pochezza documentaria, paradossalmente con i sommi dell’arte condivise il nome di battesimo bastevole a identificarlo.” In Basilicata, dove la sua presenza è documentata nel secondo decennio del Cinquecento, dimostrò di non essere solo un semplice manierista.

Per il tema portante del polittico salandrese, dedicato all’Annunciazione, scelse di raffigurare “nella scena centrale il Bambin Gesù annunciato che si proietta dall’alto a simboleggiare il concepimento di Maria ed è paradossalmente parte della rappresentazione. L’annunciato è presente nell’annunciazione di se stesso!

Una cosa è guardare, un’altra è ascoltare ciò che si guarda e che cela il mistero che si rivela impresso dall’artista attraverso colori, movimenti, volti, atteggiamenti. È un dire che valica il sapere umano e mette in contatto con il divino”, commenta così Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo dopo la visione del video.

Si tratta di un’opera assolutamente da riscoprire, conoscere e contemplare, secondo don Fabio Vena, parroco di Salandra, introducendoci nella chiesa del Convento di S. Antonio dove il trittico è stato posto dopo il restauro degli anni ’80 e che poi osserva: “Un trittico di inestimabile valore. Ammirarlo e contemplarlo da vicino proprio perché collocato ad altezza d’uomo, ne evidenzia ancor di più la meravigliosa bellezza che nei suoi dettagli porta l’osservatore ad immedesimarsi nell’opera e nella scena rappresentata

È proprio vero che Dio è nel dettaglio e ci vuole tanta attenzione, meditazione per poter cogliere la sua divina e viva presenza anche attraverso un’opera d’arte, che a distanza di secoli, attira, stupisce e colpisce.”

Il percorso di arte sacra avviato da Terre di Luce e collocato nel Progetto più ampio del Museo diffuso della tradizione e della pietà popolare proseguirà fino a dicembre, toccando altri comuni della provincia di Matera. Prossima tappa a Montalbano Jonico con “Il viaggio prosegue …”

Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=G6AiN_u2CVk

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