sabato, 23 Novembre 2024

Il prof. Incampo e il concetto di “saggezza” spiegato ai giovani: “Non arriva subito, ma si sviluppa vivendo e affrontando le situazioni della vita, imparando dagli errori, dalle scelte sbagliate e dai successi”

Un giorno scrissi alla lavagna “La saggezza”. Spiegare la saggezza ai giovani può sembrare una sfida, ma in realtà è un'opportunità preziosa per mostrare loro che il valore della vita non sta solo nell'accumulare informazioni, ma nel saperle usare nel modo giusto. La...

E’ di questi giorni l’uscita della pubblicazione da parte dell’artista e intellettuale di origini ferrandinesi Nicola Pavese tesa a ricostruire la storia delle bande lucane. Il titolo è “200 Anni di bande a Ferrandina – Musica e passioni cittadine nel contesto socio-culturale italiano” e fa seguito ai volumi sempre dello stesso autore “A Voi! Brontoloni – Per una storia della banda di Ferrandina” pubblicato nel 1985 e “Le radici della musica lucana tra bande e folclore” risalente al 1990. E’ noto che la città aragonese ha una grande tradizione per quanto riguarda la banda musicale e Nicola Pavese  è un profondo conoscitore e appassionato delle tradizioni bandistiche che ha ricoperto il ruolo di presidente regionale lucano dell’Anbima/Associazione nazionale bande italiane musicali autonome dei cori e dei gruppi folclorici ed è stato tra i fondatori del Raduno nazionale delle bande da giro di Ferrandina organizzato dal 1987 al 2016. Nell’ultimo testo, molto agile, Pavese ricorda appunto, come ricordato nel titolo, che la banda musicale di Ferrandina compie 200 anni ed è l’istituzione più longeva. E’ questa la motivazione che lo ha portato a stampare il quaderno nel quale analizza il fenomeno bandistico, la dedizione alla tradizione dei grandi maestri e dei musicanti, le scuole di musica e la nascita delle bande da giro nel Sud, l’epoca d’oro delle bande musicali e le varie stagioni ferrandinesi, l’organizzazione del Raduno nazionale bandistico a Ferrandina sino al futuro delle bande da giro e la modernità dei repertori. Si tratta ancora una volta, come è nello stile di Pavese, di un testo che ha un ruolo storico-divulgativo e che si rivolge alle nuove generazioni in particolare affinché possano conoscere il fenomeno e le nostre tradizioni bandistiche oltre che il secolare legame esistente tra Ferrandina e le bande musicali.

Filippo Radogna

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