Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di...
Snellimento delle procedure burocratiche per i pagamenti agli imprenditori agricoli, ottimizzazione della risorsa idrica degli invasi, potenziamento dell’istruzione e formazione agraria, oculata gestione dell’emergenza cinghiali. Sono solo alcuni degli argomenti discussi ieri nell’ambito del Consiglio direttivo del Collegio provinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Matera, che ha approvato i bilanci consuntivo 2023 e preventivo 2024. I tecnici materani sono presenti come categoria professionale sul territorio da oltre 60 anni e contano circa 300 iscritti. “Noi periti agrari – dichiara il presidente Giuseppe Silvaggi- intendiamo continuare a dare il nostro fattivo contributo per lo sviluppo del settore primario lucano e pertanto intendiamo mettere a punto un programma da presentare ai candidati presidenti e consiglieri dei vari schieramenti politici alla Regione Basilicata al fine di rendere sempre più competitivo il comparto agricolo e agroalimentare lucano”. Tra le tematiche individuate dai periti agrari materani vi è anche quella dell’istituzione di un ITS/Istituto Tecnico Superiore sul territorio materano con specializzazione nell’agroalimentare, di cui si discute da tempo. Si tratta di un Istituto che possa fungere da centro di alta specializzazione per i giovani che si diplomano negli Istituti agrari e che operi in una moderna visione attraverso programmi didattici innovativi, inseriti appieno in quelle modalità contenute nei principi della sicurezza alimentare e della transizione ecologica. Il tutto per dotare di nuove ulteriori professionalità il comparto primario lucano e materano in tempo di green economy e di emergenza ambientale, al fine di far conseguire agli allievi una valida e spendibile preparazione tecnica.