Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di...
Alla vigilia della Santa Pasqua Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina e Vescovo di Matera ha inviato ai fedeli delle due Diocesi un messaggio di augurio e di speranza.
Voglio rivolgere un augurio per la Santa Pasqua a tutti quelli che ci seguono attraverso gli strumenti della comunicazione sociale.
Mai come quest’anno possiamo comprendere il senso e il significato della Pasqua che significa passaggio dalla morte alla vita.
In questo momento storico stiamo vivendo proprio questa tensione della lotta tra la morte e la vita.
Sembrerebbe che il disprezzo della vita venga messo maggiormente in evidenza perché essa non viene amata, non viene accolta, non viene aiutata, non viene sostenuta.
È nel nome della morte che si continua ad agire: lo stiamo vedendo nei conflitti a livello mondiale come in tante ingiustizie. Niente di tutto quello che è in atto è a favore della vita ed è come se fossimo tutti latitanti di fronte alle nostre responsabilità!
“Raccontaci Maria, cosa hai visto lungo la via?”: è questa la frase che ascolteremo sia la notte di Pasqua che il giorno di Pasqua. È Maria Maddalena che racconta lo scontro tra la morte e la vita, con la vita che è stata vittoriosa.
Gesù Cristo ha incontrato l’uomo in tutte le diverse povertà, miserie, dolori, sofferenze ed età: ad ognuno ha rivolto una parola di salvezza, di aiuto, di liberazione. Anche per questo è stato messo in croce e apparentemente la morte ha avuto la vittoria. Ma Dio non può morire!
Se anche l’uomo sta facendo il tentativo di annientare Dio, Dio è colui che si lascia seppellire con un macigno enorme che sempre viene rotolato via perché la vita viene da Dio.
Nell’incontro tra Dio e l’uomo, l’uomo, amato da Dio, può cominciare a costruire un’umanità nuova, una umanità fondata su relazioni di amore, di fraternità e di pace. Questo è l’augurio che io faccio a tutti voi: non scoraggiamoci, non perdiamoci d’animo!
Cristo è risorto, è veramente risorto e deve risorgere anche in questo momento storico così difficile.
Santa Pasqua a tutti