"Dobbiamo tornare a guardare l'alba e il tramonto con gli occhi della meraviglia prima che con gli occhi del giudizio". Lo ha affermato la psicologa e psicoterapeuta rogersiana Maura Anfossi, riferendosi al colore arancione, questa sera nella città dei Sassi nella...
Cala il sipario sulla European Cup open 2023 di Kickboxing che si è svolta a Karlovac in Croazia, appuntamento molto importante per gli appassionati della Kickboxing mondiale.
Alla competizione ha partecipato anche una piccola delegazione di atleti della Basilicata accompagnati dal Presidente Regionale della Federkombat Biagio Tralli, il vice presidente Serena Lamastra e il Maestro Alfredo Falconieri.
Gli atleti così schierati sono, per il contatto pieno:
Bozza Gabriel -63.500 Junior Low Kick Dynamic Center Matera
Fuoco Romualdo -63.500 Junior Low Kick Athena Club Montescaglioso
Musto Antonio -63.500 Senior Low Kick Dynamic Center Matera
Musto Donatello -71.000 Senior Low Kick Dynamic Center Matera
Per il contatto leggero:
Viola Monaco -60 Kg Old Cadet -60 Kg Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento Potenza
Antonella Veneri -50 Kg Junior Elite Kickboxing Matera (Putignano).
I primi match si sono disputati venerdì 10 e il primo a salire sul ring, negli ottavi di finale è stato Antonio Musto contro il campione Polacco Muzyk Hubert. Al suono della campanella il Musto fa vedere subito la sua grandissima determinazione e ascoltando il suo angolo porta a casa la prima vittoria.
Dopo è la volta del montese Romualdo che nei quarti di finale trova il moldavo Raischi Ivan. Al via dell’arbitro centrale il match si avvia in maniera molto equilibrata con Romualdo che lascia un po’ più distanza al suo avversario nella prima e nella seconda ripresa, permettendogli di sfruttare al meglio la sua struttura fisica più longilinea. Alla terza ripresa ascolta il suo angolo e inizia ad accorciare la distanza ma il moldavo è molto bravo a gestire il vantaggio acquisito vincendo così l’incontro.
Successivamente tocca di nuovo ad Antonio Musto che si vede opposto nei quarti di finale allo slovacco Zupanc Filip. Non appena comincia il match Antonio inizia immediatamente a tempestare il suo avversario con potenti colpi alle gambe, destabilizzando in questa maniera gli appoggi del suo avversario. Iniziando poi a boxare, costringe l’arbitro centrale a contare lo slovacco e accede alla semi finale.
L’ultimo a salire sul ring e Donatello Musto opposto all’atleta israeliano Aloosh Mohammad. Musto sale sul ring molto motivato e da subito detta legge, costringendo l’arbitro centrale a contare il suo avversario, che nulla può fare per arginare il desiderio di vittoria di Donatello.
Il secondo giorno di gare il primo a salire sul ring è il giovane Gabriel Bozza contro il campione rumeno Ionut Pavel.
Al suono della campanella il rumeno cerca di colpire duro il fighter italiano, ma Gabriel usa i movimenti delle sue gambe per mandare a vuoto il suo avversario e poi rientra velocemente su di lui che non riesce ad evitare i colpi del fighter materano. Subito dopo è la volta di Antonio Musto opposto al cecoslovacco Bares Lucas atleta molto quotato, ma Musto parte convinto e inizia a imporre il proprio ritmo alla gara. Il Lucas cerca di tenere il passo ma alla terza ripresa Antonio costringe l’arbitro centrale a contare Lucas, che subisce l’ennesimo Low Kick sulla coscia che cede e lo manda al tappeto. Anche Antonio come Gabriel approda in finale. L’ultimo a combattere è Musto Donatello opposto al pluricampione ucraino Klymenko Yevhen, Donatello pur sapendo la caratura del suo avversario parte deciso, ma l’ucraino sfoggia subito il suo ricco bagaglio tecnico. Donatello scende dal ring con la medaglia di bronzo e con la consapevolezza di aver incrociato i guantoni con un top fighter e di non averlo temuto.
Ultimo giorno di gare a iniziare è di nuovo Gabriel Bozza opposto al rumeno Valentin Ionut Stan. Non appena parte la competizione Bozza parte immediatamente, senza lasciare nessun margine al suo avversario e alla fine della prima ripresa riesce a piazzare un potente circolare sinistro al fegato del suo avversario che viene contato dal giudice centrale. Al suono della seconda ripresa Gabriel parte ancora più motivato e non appena parte, centra il suo avversario con un potente circolare alla testa e l’arbitro centrale ferma il match per KO tecnico. Subito dopo sale il fighter ginestrino Antonio Musto opposto al bosniaco Rijad Kasapovic, il fighter italiano inizia a pressare da subito il suo avversario, partendo prima con le braccia e chiudendo ogni azione con dei potentissimi low kick sulle gambe del suo avversario che nel corso dell’incontro faranno la differenza appesantendo l’andatura del suo avversario. In questa maniera il Musto conquista l’European Cup.
L’ultima giornata di gara vede anche l’esordio di Viola Monaco nel panorama internazionale nelle cinture blu. In mattinata disputa il match nella specialità Light contact incontrando la tedesca Witting Zoe che mette in difficoltà la giovane atleta con un colpo al naso, facendole perdere l’incontro. Ottima performance, seppure senza risultato, nel match disputato successivamente da Viola nella kick light con l’israeliana Serebryanikov Deniz. La nostra giovane atleta torna comunque a casa con due bronzi.
Anche per Antonella Venneri nella kick light match disputato e combattuto fino alla fine con l’ungherese che purtroppo vince ai punti e non permette alla nostra atleta di conquistare il podio.
“Sono molto contento di questa spedizione in Croazia, abbiamo testato i nostri ragazzi. – commenta il Direttore Tecnico della Nazionale Italiana Biagio Tralli – Torniamo a casa con un bronzo conquistato da Donatello Musto e due medaglie d’oro conquistate da Gabriel Bozza e Antonio Musto. Tutti gli atleti hanno fatto svariati match prima di giungere sul podio ed è quello che volevo. Sono stati tutti bravi e all’altezza della situazione, hanno lavorato bene ma domani si ritorna in palestra per continuare a lavorare per le prossime competizioni” .