Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Le prime indagini tossicologiche hanno confermato una elevata presenza di metanolo nel sangue della bambina materana di 9 anni morta il 12 ottobre scorso all’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Ne dà notizia il Corriere della Sera. L’ipotesi, ancora tutta da verificare, è che la vittima possa aver ingerito una piccola dose di Slime autoprodotto, il noto pongo gelatinoso molto in voga tra i bambini, che si può anche produrre in casa per gioco proprio usando la schiuma da barba. Questa, secondo il Corriere, la prima, parziale, conclusione a cui è arrivata la procura.
Scrive il giornale: “Non ci sono al momento prove della relazione tra i valori del sangue alterati e il decesso della bambina — che ha sofferto di due attacchi di cuore senza avere mai avuto patologie specifiche — e non ci sono cause legate al gioco in sé. Si sarebbe trattato, nel caso, di un decesso quanto mai accidentale, forse un’allergia”.
La bambina si era sentita male nella sua casa di Matera il 5 ottobre ed era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale della cittadina della Basilicata. Dopo le analisi di rito i medici hanno riscontrato la presenza massiccia di metanolo e hanno così convenuto trasferimento d’urgenza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove la bimba è appunto morta qualche giorno dopo. La procura di Roma sta indagando per omicidio colposo, ma per ora non ci sono iscritti nel registro degli indagati.