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Una scrittura delicata e avvolgente, una trama fitta che si snoda tra presente e passato per I nostri anni leggeri (Sperling & Kupfer), l’opera prima di una giovane scrittrice italiana di talento, Diletta Pizzicori.
A Oxford, nel 1993, dopo la morte della nonna, le cugine Julia e Martha Parker si ritrovano a frugare tra i vecchi ricordi stipati nella mansarda, alla scoperta di un passato di cui hanno sentito tante volte parlare. La verità che emerge dalle fotografie in seppia e dai vecchi diari della nonna Leticia riguarda il grande amore della sua vita e un doloroso segreto di famiglia.
Nel 1919 la famiglia Parker era rientrata a Meretto, un minuscolo paesino in Val di Bisenzio: proprio da lì, per la Grande Guerra, nel 1914 erano tornati in fretta in Inghilterra. Le vicende dei Parker nella maestosa villa di Meretto si intrecciano a quelle della famiglia Gualtieri che si occupa della tenuta: contrasti stridenti in cui lo sfarzo della borghesia anglofiorentina si scontra con la vita difficile del mondo rurale. L’Italia è attraversata da scioperi e proteste e quella vallata toscana si trasforma, seppur per poco tempo, in una piccola roccaforte «rossa». Quei tumulti si fanno sentire anche a Meretto, ma con echi distanti che si perdono tra la quiete dei boschi e l’amicizia riscoperta di Leticia, figlia dei Parker, e Primo, in un’estate che cambierà le loro vite per sempre.
Le pagine del diario di nonna Leticia sveleranno inevitabilmente segreti, in un crescendo di non detti e vicende che volutamente si sono tenute nascoste.
Scrive del romanzo Catena Fiorello Galeano: “Per quanto si pensi di conoscere chi abbiamo amato, niente aderisce fino in fondo al nostro immaginario. La vita stessa è un gioco di specchi. Ciò che sembrava non è, ciò che abbiamo idealizzato esiste altrove”.
I nostri anni leggeri è un’avvincente saga familiare di inizio Novecento, in una Toscana autentica a fare da sfondo.
Per l’accurata ricostruzione storica della Val di Bisenzio dell’epoca, l’autrice ha tratto notizie dall’archivio della Fondazione Cdse. Non solo, i nonni della Pizzicori erano proprio i casieri della villa di Meretto, dove i proprietari, i discendenti di Costanza Hall e Robert William Spranger che la acquistarono alla metà dell’Ottocento, passavano l’estate.
Diletta Pizzicori è nata a Firenze il 28 luglio 1990 ed è cresciuta a Vaiano, un paese alle porte di Prato, dove tutt’ora abita. Ha sempre avuto la testa fra le nuvole e da bambina sognava di diventare parrucchiera, poi veterinaria, pittrice e infine scrittrice. Oggi è molte cose – mamma, archeologa, lettrice – ma non ha perso la capacità di sognare e di inventare storie.
Rossella Montemurro