Riceviamo e pubblichiamo dal dott. Erasmo Bitetti - SIMG (Società Italiana di Medicina Generale): Era il 18 marzo 2017 quando l'allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin annunciava un “passaggio storico per la Sanità italiana”: l'aggiornamento, dopo 16 anni,...
Nella suggestiva cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, il 19 Dicembre 2024, nell’ambito della VII edizione del Premio Regula, un evento unico che celebra i migliori progetti italiani nei settori dell’architettura, design, tecnologia e sostenibilità, la struttura ricettiva del VETERA MATERA, che vedrà la prossima apertura a Marzo 2025, è tra le opere selezionate per il prestigioso volume “100 PROGETTI ITALIANI” del PREMIO REGULA.
L’iniziativa, che vanta il patrocinio dei Ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori intende promuovere il talento delle imprese e degli studi professionali italiani che si distinguono nel panorama nazionale per la qualità degli interventi promossi.
A ritirare il premio, in rappresentanza della proprietà DIMORE DEL PRESIDENTE della famiglia Iacovone Michele, erano presenti gli architetti Riccardo Emanuele e Samuel Balasso di NCB ARCHITETTURA STUDIO ASSOCIATO di Milano, autori del Progetto architettonico e degli interni oltre che della Direzione Artistica, oltre al Dott. Luigi di Somma di C.P. SISTEMI -JANSEN, l’che ha contribuito alla realizzazione di tutte le sofisticate partizioni in acciaio e vetro su disegno che connotano gli spazi della spa, del ristorante e delle aree comuni.
“Siamo onorati per questo riconoscimento, che premia soprattutto la visione della Proprietà oltre che l’impegno di tutto il gruppo di professionisti e delle imprese locali coinvolte. A breve verrà aperta la struttura, dopo oltre quasi cinque anni di intervento e sarà restituita alla storia dei Sassi di Matera una parte del suo patrimonio nel Rione Vetera. Vetera Matera è un luogo pieno di fascino e ricco di storia e suggestioni, che potrà accogliere i turisti internazionali più esigenti senza rinunciare a costituirsi quale punto di riferimento per tutto il territorio materano. La struttura ha 23 camere di diversa natura e ciascuna con caratteristiche uniche, una spa ricavata nell’antico frantoio, un ristorante nei sassi, un locale ipogeo per eventi speciali, oltre a straordinarie terrazze aperte sulla città. Siamo certi che il contributo all’immagine di Matera quale città dell’ospitalità sarà importante e potrà creare le migliori condizioni per confermare il ruolo assoluto di Matera quale destinazione culturale internazionale, per il suo grande bagaglio storico artistico e le sue eccellenze enogastronomiche, ancora da scoprire”.
Lo Studio NCB ARCHITETTURA è stato inoltre insignito del Primo Premio STRUTTURE RICETTIVE per l’intervento di recupero e trasformazione presso il DOGANA RESORT a MOLFETTA.
A moderare l’evento del PREMIO REGULA è stata la giornalista Alda D’Eusanio, che con la sua professionalità ha coordinato gli interventi e accompagnato i presenti attraverso un ricco programma di incontri e premiazioni.
Tra i momenti salienti gli interventi di alcuni membri del Comitato d’Onore che hanno affrontato tematiche di grande attualità e rilevanza: l’Arch. Massimo Crusi, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti, ha esplorato il tema “L’architettura come motore di sviluppo economico e culturale del territorio italiano”, evidenziando il ruolo centrale dell’architettura nella valorizzazione del patrimonio locale e nazionale.
A seguire l’intervento dell’Ing. Laura D’Aprile, Capo Dipartimento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha approfondito il tema “L’innovazione sostenibile nei progetti architettonici: verso una transizione ecologica”, sottolineando l’importanza di un approccio green nella progettazione.
NARRARE ATTRAVERSO L’ARCHITETTURA
Il focus dell’intervento di NCBARCHITETTURA è stato la ricerca di una narrazione coerente dei luoghi, capace di fondere l’autenticità del sito – le sue premesse storico-monumentali, con le nuove prospettate funzioni di accoglienza. La strategia progettuale per combinare la trama dell’esistente al nuovo programma d’uso è stata il ricorso alla semplificazione del linguaggio architettonico attraverso l’uso ridotto di segni e materiali per consentire una lettura chiara delle sovrapposizioni, degli innesti e delle cuciture operate sulle preesistenze.
Il restauro ha privilegiato tecniche conservative della tradizione locale, con l’impiego di materiali naturali e sostenibili come il grassello di calce, le terre ed il coccio pesto per il recupero di porzioni di intonaco e la stesura di nuove patine; l’uso del tufo per la ricomposizione di alcune porzioni murarie. I nuovi elementi costruttivi e funzionali sono stati tradotti con geometrie e referenze contemporanee, creando un fluido processo di ricomposizione delle parti che non tradisce la verità dei luoghi: la lezione di Carlo Scarpa per il Museo di Castelvecchio è nel DNA dello studio.
Abbiamo immaginato spazi e funzioni aperti ai cittadini e agli ospiti internazionali, che qui potranno coltivare vere esperienze di autentica relazione umana, immersi in uno scenario sospeso nel tempo ma che fa i conti con la realtà e con il futuro della città. Perché al di là del metaverso e delle piattaforme dei social media, lo spazio reale è l’unico in grado di rigenerare il nostro istinto umano.
Nella progettazione degli interni abbiamo concepito un sistema di arredi bespoke in grado di appoggiarsi ed adattarsi alle diverse situazioni ambientali; un programma di forme che nel loro continuum crea una forte identità visiva che amplifica le vibrazioni sensoriali e tattili restituite dalle texture che il tempo ha incastonato nella materia viva della pietra, degli intonaci, del cotto.
NCB ARCHITETTURA
Hosting Design
Il processo di design deve sapere accogliere nuovi concetti e valori. Ospitare pensieri e visioni interdisciplinari. In questa caratteristica che è già stata della modernità milanese, cerchiamo di costruire un equilibrio tra innovazioni tecnologiche-digitali e tradizione, tra sostenibilità e linguaggio, tra bellezza e funzionalità.
Fondato a Milano nel 2006 da Riccardo Emanuele e Samuel Balasso, lo Studio è attivo su diverse scale di intervento, con particolare esperienza negli ambiti della valorizzazione del patrimonio storico, dell’ospitalità e dell’interior. Il dialogo, l’analisi e la ricerca sono i principi della cultura progettuale che guidano con passione l’attività del team, impegnato in ogni sfida a proporre e condividere con i propri interlocutori e partner soluzioni innovative, autentiche e sostenibili.
Perseguendo una visione identitaria radicata nell’impronta del fare milanese e dei suoi grandi maestri dell’architettura e del design, lo Studio è fortemente orientato all’interdisciplinarietà, agli apporti artistici e alle collaborazioni, sostenendo il valore delle componenti umane, tecniche socioculturali coinvolte in ogni processo ideativo.
Dagli interventi di recupero all’art direction, il codice creativo di NCBARCHITETTURA accoglie e coniuga visioni contemporanee ed heritage, design thinking e strategia, sperimentazione e disciplina; con l’obiettivo di dotare ogni progetto di contenuti e forme in cui bellezza, armonia e funzionalità siano gli strumenti per beneficare e migliorare ogni umana esperienza – dentro e fuori dagli spazi.