giovedì, 28 Novembre 2024

Emergenza idrica: nuovo rapporto Arpab sull’acqua potabilizzata

“Il campione analizzato non presenta superamenti dei valori ed è in linea con i risultati del precedente prelievo”. L’Arpab, su mandato dell’Azienda sanitaria di Potenza, ha analizzato le acque in uscita dal potabilizzatore di Masseria Romaniello attraverso un...

Saranno circa 2.000, i ragazzi di sei istituti comprensivi e due scuole superiori protagonisti della seconda edizione del “Carnevale del riciclo”, che si svolgerà nella mattinata di venerdì prossimo, 9 febbraio, presso il Campo scuola di Matera. L’iniziativa è organizzata da Cosp Tecno Service, gestore dei servizi di igiene urbana a Matera, insieme al Comune e con il patrocinio di Egrib (Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata). Una giornata di festa con al centro gli studenti delle scuole della città, il loro impegno e la loro attenzione ai temi dell’ecologia e della sostenibilità: i ragazzi sfileranno indossando abiti realizzati da loro con materiali riciclati. Il Carnevale del riciclo costituisce la tappa di un percorso più ampio di educazione ambientale, condotto da Cosp ed Egrib negli ultimi due anni, che proseguirà nei prossimi mesi negli istituti “Bramante”, “Fermi”, “Minozzi”, “Pascoli”, “Semeria” e “Torraca”. Sarà l’occasione di dare sfogo alla creatività degli studenti materani. Attraverso il loro linguaggio, i ragazzi avranno l’occasione di dimostrare che se un rifiuto gettato in discarica o non differenziato correttamente può diventare un problema per il futuro, al contrario una corretta gestione dei rifiuti può rendere possibile il riutilizzo come una risorsa di ciò che ogni giorno viene “scartato”, e ciò può avvenire in tanti modi diversi anche «per fare festa». «Questa seconda edizione, fa del Carnevale del riciclo un evento ormai consolidato in città. -commentano il sindaco, Domenico Bennardi, e l’assessore all’Ambiente Massimiliano Amenta- Coniugare la dimensione ludica del Carnevale con il profondo messaggio educativo ed ecologista, rappresenta per noi un obiettivo strategico per il futuro rispetto alle giovani generazioni. Infatti, con il riconoscimento di “Città riciclona”, passando da una differenziata del 25% del 2020 al lusinghiero 73% di oggi, grazie alla collaborazione di tutti i cittadini, ora sono le giovani generazioni a darci quella ulteriore necessaria spinta in avanti. Eventi come questo servono anche a insegnare ai ragazzi il valore del riutilizzo, mediante l’idea di una creazione artistica partendo da rifiuto». «I protagonisti sono i giovani di Matera –spiega il presidente di Cosp, Danilo Valenti– il loro entusiasmo, la loro creatività e la loro sensibilità ai temi ambientali costituiscono una lezione per tutti noi ed è proprio su questi elementi che abbiamo voluto investire anche quest’anno per la seconda edizione di questo carnevale particolare». Ciascuna scuola ha scelto un tema per gli abiti del Carnevale. Per l’istituto Torraca, il plesso Rodari ha pensato alla pace, i ragazzi del Marconi invece vestiranno “A spasso con l’arte” e il plesso centrale “la cavalcata”. L’istituto Pascoli ha puntato sulla “Pascolina della sostenibilità” e il plesso Lucrezio ha optato per “Sosteni-amo il mare”. Per l’istituto Minozzi, il plesso Cappelluti ha scelto i “I quattro elementi della natura” e il plesso di via Lucana “Il riciclo d’autore”. Per l’istituto Bramante, i ragazzi dei plessi Olmi e Lucrezio indosseranno abiti dedicati al tema “Le ali della natura”; gli studenti delle primarie, invece, hanno scelto “Kandyclowns”. L’istituto Fermi ha scelto di festeggiare il carnevale pensando ai 70 anni della Rai, con costumi dei Puffi, Topolino, Topo Gigio, Calimero, Barbapapà, Braccio di ferro, Heidi e ancora maschere a tema pubblicità televisiva, tv degli anni ’70, ’80 e ’90, Raffaella Carrà, Heather Parisi, Happy Days, Sanremo, quiz, telegiornali, e poi maschere dedicate alla scienza in televisione e alla serie tv degli anni 2000. Per l’istituto Semeria, il plesso La Martella ha scelto l’arte; il Don Milani “Puliamo il mare”; il San Giovanni “Il forno nella masseria”. 

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