domenica, 14 Dicembre 2025

“Book Winter Lover” di Isa Grassano: “Non ho pensato solo alle pagine da riempire, ma alle persone che lo useranno: ai loro riti, sorrisi, piccoli momenti quotidiani che rendono speciale anche una giornata d’inverno”

Una coperta, un pezzo di stoffa custode segreto di febbri, pianti, risate e amori finiti. Una cosa incredibilmente "viva", con la quale tuffarsi nei ricordi e scoprire che ti ha fatto bene, "che ti ha tenuto quando non sapevi come tenerti". Non è solo una coperta è...

“Dispiace vedere girare intorno al carro migliaia di persone che per lo più si limitano ad apprezzare il lavoro esterno senza porsi domande su quanto osservato. Se si riesce a stuzzicare la curiosità di saperne di più, si scopre che il carro può raccontare e insegnare molto”.

Come sottolinea Franco Moliterni, responsabile del settore Cultura dell’Associazione Maria SS. della Bruna, in tanti ammirano e fotografano il carro trionfale ma pochi riescono ad andare oltre l’estetica per approfondire i molteplici significati che ogni parte reca con sé, in relazione al tema annuale assegnato. Affinché chiunque abbia la possibilità di accostarsi al manufatto in cartapesta con la consapevolezza di “scoprire” la ricchezza di rimandi religiosi, storici e artistici, l’Associazione Maria SS. della Bruna mette a disposizione un libretto di formato tascabile, Carro Trionfale 2025 realizzato da Francesca Cascione, che con testi e immagini – il bozzetto, disegni preparatori e, compatibilmente con i tempi di stampa, anche foto dei lavori in corso – accompagna il lettore alla scoperta del carro.

Quella che può essere definita una vera e propria guida illustrata, è concepita in modo tale da affiancare il visitatore nel suo giro in senso orario intorno al carro, presentando ogni sua parte con le immagini e un breve testo esplicativo: “Non solo, – precisa Moliterni, curatore dell’opuscolo – la sua consultazione si rivela utile quando si vuole conoscere il significato simbolico di alcuni dettagli; quest’anno, per esempio, perché i grandi angeli della facciata anteriore suonano uno strano strumento simile a un corno? Perché due pavoni si affacciano sulla zona centrale del carro? Chi sono i quattro personaggi seduti agli angoli della zona centrale? Perché la croce retta da Gesù finisce con un’ancora? Che significato hanno le quattro lanterne poste sulla sommità della torre posteriore?

Importante è anche sapere cosa raffigurano i dipinti presenti sulle facciate delle torri e qual è la loro relazione con il tema del carro.

L’artista, Francesca Cascione, ha centrato pienamente il significato del tema del carro trionfale del 2025 già dando al carro la forma di un natante che, come spiega nella sua relazione che accompagnava il bozzetto, rappresenta ‘la Chiesa che naviga attraverso le acque tumultuose della vita […], la comunità cristiana che si mette in pellegrinaggio con fede e speranza…’. Molto pertinente e interessante è il raffronto di significato tra i gruppi scultorei della zona centrale (il dubbio dell’apostolo Tommaso) e del retro del carro (la fede salda del profeta Abramo); lo stesso dicasi dei quattro personaggi di diversa etnia posti agli angoli della scena centrale che raffigurano i quattro analoghi personaggi stilizzati visibili nel logo del giubileo 2025″.

L’analisi di Moliterni parte dalla presentazione del tema religioso che ha ispirato il tema del nuovo carro per poi passare alla sua minuziosa descrizione. La novità dell’edizione 2025 dell’opuscolo è un’appendice che accoglie l’immagine e la breve descrizione dei progetti dei secondi classificati della categoria ‘Costruttori’ (Valentino Didio, Raffaele Dimichino e Pietro Venezia, di Montescaglioso) e del primo classificato della categoria ‘Amatori’ (Giovanni Bruno, di Matera); in tal modo il lettore ha modo di conoscere alcune varianti dell’idea di carro dell’edizione corrente.

Secondo Moliterni, nel carro dell’edizione giubilare, degno di nota “è il gruppo scultoreo posto sul retro raffigurante l’episodio biblico detto Il sacrificio di Abramo (o di Isacco) che mi ha riportato alla memoria il breve saggio dal titolo Timore e tremore di Søren Kierkegaard, pubblicato nel 1843 con lo pseudonimo di Johannes de Silentio; nell’opera del filosofo danese è posta in rilievo la difficoltà di essere cristiani quando situazioni difficili creano un conflitto tra fede, morale e ragione. L’episodio detto è, come evidente, in stretta relazione con l’altro rappresentato al centro del carro dalla professione di fede dell’apostolo Tommaso; nel caso di Abramo prevale la fede – incrollabile, sia pure tormentata dal dolore che implica l’obbedienza a Dio che gli comandò di immolare il figlioletto –; nel secondo caso Tommaso ha bisogno di compiere un percorso interiore per superare i dettami della ragione prima di credere. Il mio interesse sta nel fatto che entrambi gli episodi sono di una modernità sorprendente, poiché esprimono la lotta interiore scatenata nelle donne e negli uomini di fronte a scelte del mondo d’oggi; una lotta che si ritiene di poter risolvere con la ragione sacrificando la morale e la fede (cioè i valori assoluti)”.

Grazie alla disamina precisa e puntuale di Moliterni, negli ultimi anni l’opera è diventata oggetto da collezione da parte degli affezionati alla festa della Bruna che così conservano memoria dei carri in tutti i loro particolari. 

Molto maneggevole nel suo formato tascabile, si suggerisce di portare l’opuscolo con sé quando nei prossimi giorni, a partire dal 24 giugno prossimo, si potrà ammirare il nuovo carro; perciò esso è già disponibile presso l’info point di piazza Vittorio Veneto e presso la sede dell’Associazione Maria SS. della Bruna in via San Francesco d’Assisi

Rossella Montemurro

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