Un giorno scrissi alla lavagna “La saggezza”. Spiegare la saggezza ai giovani può sembrare una sfida, ma in realtà è un'opportunità preziosa per mostrare loro che il valore della vita non sta solo nell'accumulare informazioni, ma nel saperle usare nel modo giusto. La...
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera ed in esecuzione di provvedimento emesso dal G.i.p. presso lo stesso Tribunale, questa mattina la Polizia di Stato di Matera ha dato esecuzione a quattro ordinanze applicative della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio, con la temporanea interdizione dalle relative attività, nei confronti di quattro poliziotti in servizio presso il distaccamento della Polizia Stradale di Policoro. Secondo quanto emergerebbe dalle investigazioni, svolte congiuntamente dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Matera, dalla Squadra Mobile di Matera e dal Compartimento della Polizia Stradale di Napoli, gli agenti indagati sarebbero coinvolti in diversi episodi di corruttela, finalizzati all’omissione di controlli su strada a favore di autotrasportatori di aziende operanti nella fascia jonica di questa provincia. I reati loro contestati, a vario titolo, comprendono concussione aggravata, falso, truffa, e altri.
Le indagini hanno avuto origine nell’estate del 2022, allorché da attività di intercettazione è emerso che il 7 luglio una pattuglia della Polizia Stradale ha sottoposto a controllo un autocarro, il cui conducente successivamente avrebbe riferito, in una conversazione intercettata, di aver pagato 40 euro ai poliziotti per evitare una contestazione.
Le successive attività di indagine, prevalentemente intercettazioni e analisi del traffico telefonico, avrebbero permesso di identificare ulteriori episodi e di estendere le indagini a numerosi altri soggetti, tra cui altri poliziotti e imprenditori del settore dell’autotrasporto. Le intercettazioni avrebbero inoltre rivelato contatti frequenti tra gli indagati e diverse aziende di trasporto operanti nelle province di Matera, Potenza, Cosenza, e in alcune regioni limitrofe.
Le investigazioni avrebbero evidenziato, ancora, che alcuni degli agenti indagati mantenevano relazioni improprie con le aziende di trasporto, facilitando le operazioni di controllo in cambio di favori o benefici personali.
In alcuni casi, le aziende locali avrebbero fornito regalie agli agenti in occasione di festività, in violazione di specifiche norme del codice di comportamento del Ministero dell’Interno.
L’indagine avrebbe portato a riscontrare che le attività illecite andavano oltre i singoli episodi, delineando un quadro più ampio di condotta sistematica da parte di alcuni agenti della Stradale di Policoro. Il coinvolgimento di ulteriori colleghi e l’esistenza di un sistema di favoritismi e omissioni nelle attività di controllo su strada sarebbero stati confermati da intercettazioni e monitoraggi tecnici. Le intercettazioni ambientali sulle autovetture della Polizia di Stato avrebbero fornito prove ulteriori della collaborazione tra gli agenti e i titolari delle ditte di autotrasporto.
La complessiva attività investigativa ha consentito di iscrivere 23 persone nel registro degli indagati, tra cui 12 pubblici ufficiali. Ai poliziotti della Stradale di Policoro vengono contestati, come riferito, plurimi delitti contro la Pubblica Amministrazione, tra cui corruzione, concussione, omissione di atti d’ufficio, e falsità in atti pubblici. Altri reati contestati comprenderebbero truffa aggravata ai danni dello Stato e favoreggiamento personale.
Si tratta, evidentemente, di addebiti formulati all’esito della fase investigativa che verranno attentamente valutati nel contraddittorio con gli interessati.