Qual è il valore delle biografie per una narrazione diversa del Sud? È stata questa la domanda sottesa all'incontro promosso nel pomeriggio di oggi dall'Unitep di Matera con la giornalista a scrittrice Rossella Montemurro. L'evento, all'interno del cartellone dei...
Il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, l’Istituto Comprensivo “F. D’Onofrio” di Ferrandina, Salandra e San Mauro, insieme all’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Bernalda-Ferrandina”, ha promosso un incontro dal titolo “Scuola e disabilità: cosa fare oltre?”, rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado e delle classi prime della Scuola Secondaria di II grado. L’evento ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza delle diversità, affinché gli studenti con disabilità possano essere pienamente integrati nella comunità, in conformità con i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti numerosi relatori, portatori di esperienze dirette e conoscenze specifiche in materia. Hanno preso la parola il Sindaco Carmine Lisanti, l’Assessore all’Istruzione e allo Sport Maria Teresa Di Stefano, l’Assistente Sociale Antonino Filocamo, il Dirigente Scolastico Giosuè Ferruzzi, la Dirigente Scolastica Livia Casamassima, il Professor Gino Mattei, la Professoressa Maristella Leone, la Maestra Assunta Uricchio, la Vicepresidente dell’Associazione Autismo in Movimento Tiziana Pirretti e Grazia Guerrieri, madre di un ragazzo con disabilità. Ognuno ha apportato riflessioni, contributi e storie che hanno arricchito il dibattito, sollecitando una profonda riflessione sul valore dell’accoglienza, sull’importanza di abbattere le barriere culturali e architettoniche, e sul ruolo fondamentale della scuola come luogo di formazione non solo accademica, ma anche sociale e umana.
Questo momento di confronto si è rivelato un’occasione preziosa per riflettere sul significato profondo dell’inclusione, intesa non come una mera applicazione di normative, ma come un impegno quotidiano a costruire una comunità educante e responsabile, capace di accogliere e valorizzare ogni forma di diversità. Un’educazione che non solo trasmette conoscenze, ma che forma individui consapevoli della necessità di vivere in un mondo che, attraverso il rispetto e la solidarietà, possa garantire pari opportunità a tutti, senza distinzione alcuna.
L’incontro ha rappresentato, quindi, un passo significativo verso la costruzione di una società più equa e inclusiva, in cui il valore della diversità è celebrato e dove ogni persona, indipendentemente dalle proprie difficoltà, può sentirsi pienamente parte di una comunità che promuove il benessere collettivo.