lunedì, 25 Novembre 2024

Crisi idrica: l’Asp certifica l’uso potabile delle acque del Basento

L’acqua del Basento può essere utilizzata per scopi potabili. E’ la conclusione a cui giunge l’Azienda sanitaria di Potenza che ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già...

Autismo, liste e tempi di attesa per l’assistenza sanitaria, accreditamento e sostegno per le Rsa. Sono stati i temi più importanti al centro della Conferenza dei sindaci del Materano sulla sanità a cui è intervenuto l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico. Nel corso dell’incontro, che si è svolto questa mattina nel Comune di Matera, l’assessore si è soffermato sui vari punti all’ordine del giorno: in prima battuta ha sottolineato che, sul tema dell’autismo, a Chiaromonte è presente una struttura sociosanitaria per minori con disturbo in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo con quattro posti letto. “Il nuovo fabbisogno delle strutture sociosanitarie – ha spiegato Latronico – ha previsto ulteriori posti per tale tipologia di utenti”. Per fronteggiare i disturbi autistici, inoltre, la Regione può contare su risorse nazionali pari a 1.972.082,85 euro che derivano da tre decreti ministeriali. Sono fondi che finanziano progetti finalizzati alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico, assistendole in un contesto più ampio di inclusione sociale. Occhi puntati, in particolare, sui bambini delle scuole primarie e secondarie con un percorso laboratoriale da attivare in nove istituti scolastici della Basilicata. Parlando di finanziamenti in cantiere, infine, l’assessore ha ricordato che il prossimo 30 settembre scade l’avviso pubblico rivolto ad aziende del terzo settore, chiamate a definire proposte dedicate ad attività sociali, inclusive e di inserimento lavorativo.

Sulla questione delle liste d’attesa, l’assessore ha evidenziato che “il ritardo nelle prestazioni non si registra nei ricoveri, ma nella specialistica ambulatoriale delle strutture pubbliche e nei tempi di attesa per gli esami diagnostici. Il privato -ha aggiunto Latronico – ha quasi azzerato i tempi di attesa, pertanto unendo le agende con il pubblico, anche le liste di queste ultime dovrebbero ridursi”. Quanto al monitoraggio della situazione sul territorio lucano, l’assessore ha precisato che al Dipartimento sanità della Regione è stata istituita l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa, presieduta e coordinata dall’assessore e composta da professionisti di area sanitaria e amministrativa: “Il gruppo di lavoro – ha detto Latronico – provvederà  a individuare il Ruas (Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria), cui sono attribuiti le funzioni e gli obiettivi in termini di efficacia ed efficienza dell’assistenza sanitaria e quelli contenuti nel Piano regionale sulle liste d’attesa da adottare annualmente. A livello regionale – ha aggiunto l’assessore – saranno costantemente monitorati il rispetto dei criteri di efficienza nella erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie, il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa, i volumi, le prestazioni critiche e le liste d’attesa in ambito aziendale.

Ciò – ha concluso Latronico – consentirà la definizione di interventi formativi che garantiscono che l’accoglienza dei pazienti e la comunicazione sulla permanenza nelle liste d’attesa siano gestite con competenze adeguate da parte delle strutture aziendali interessate”.

In riferimento alle Rsa, l’assessore ha snocciolato un po’ di dati che fotografano il quadro della situazione in Basilicata dove risultano attive 95 strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali per i diversi livelli assistenziali (il 75% sono private), di cui 39 per la salute mentale, 9 per le dipendenze patologiche, 11 per disabili, 30 per non autosufficienti e 6 Hospice. “Tali strutture – ha detto – forniscono assistenza in attesa del rinnovo dell’autorizzazione per adeguamento ai requisiti previsti dalla Dgr 1218/2017, nel rispetto dei tempi dettati da leggi regionali, e del successivo accreditamento (necessario per la successiva contrattualizzazione con il sistema sanitario regionale). In merito a quest’ultima fase si registra, allo stato attuale – ha evidenziato Latronico – uno stallo determinato dalla necessità di regolamentare i rapporti con i valutatori. La direzione sta definendo una soluzione operativa per istruire le pratiche per la validazione delle richieste di accreditamento”.

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