lunedì, 25 Novembre 2024

Crisi idrica: l’Asp certifica l’uso potabile delle acque del Basento

L’acqua del Basento può essere utilizzata per scopi potabili. E’ la conclusione a cui giunge l’Azienda sanitaria di Potenza che ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già...

 Secondo i dati presentati dal Centro di Coordinamento RAEE nella decima edizione del “Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, nel 2017 la Basilicata conferma l’andamento positivo dell’anno precedente e raccoglie 2.009.700 kg di rifiuti elettrici ed elettronici, corrispondenti a un ulteriore incremento del 2,5%.
La Regione registra un ulteriore passo avanti anche rispetto alla media della raccolta pro capite, che si attesta a 3,52 kg per abitante. Il dato risulta ancora inferiore rispetto alla media pro capite nazionale di 4,89 kg/ab., ma è comunque superiore al risultato dell’area meridionale (3,34 kg/ab.).
Nel 2017 i Centri di Conferimento, ovvero le strutture destinate al conferimento dei RAEE sul territorio, ammontano a 68, di cui 43 aperti alla Distribuzione, a cui si sommano 2 Altri Centri gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi. La media regionale è di 12 Centri ogni 100.000 abitanti, un risultato decisamente superiore alla media nazionale e tra i migliori dell’area Sud e Isole. 
Nella classifica dei Raggruppamenti in base ai quali vengono classificate le diverse tipologie di RAEE, si distinguono R3 (Tv e Monitor) e R1 (Freddo e Clima), che raccolgono rispettivamente il 37% e il 32% dei quantitativi regionali. Le quote di R2 (Grandi Bianchi) e R4 (Piccoli Elettrodomestici) sono pari circa al 15%; il risultato deve destare reale preoccupazione per i flussi che sfuggono alla corretta identificazione e al successivo adeguato trattamento essendo quasi pari a 0,5 kg per abitante, largamente sotto la media nazionale. Rimane ancora scarsa la raccolta relativa al Raggruppamento 5, che si attesta allo 0,6% del totale, pari a 21 grammi per abitante.
Analizzando i risultati delle singole province della Regione Basilicata, nel corso del 2017 Potenza ha raccolto 1.525.337 kg di RAEE, il 3% in più rispetto al 2016. Matera si attesta a 484.363 kg complessivi, un dato che conferma la ripresa della raccolta iniziata nel 2016, ma che dovrà essere rafforzato per recuperare i forti squilibri esistenti rispetto alla media del Paese.
Nella raccolta pro capite si distingue Potenza con 4,11 kg/ab, un dato superiore alla media dell’area Sud e Isole di 3,34 kg/ab., a cui segue Matera con solo 2,43 kg/ab, risultato ampiamente critico.
Potenza primeggia anche a livello di Centri di Raccolta ogni 100.000 abitanti con 13 centri, mentre Matera presenta 10 centri; entrambi i dati sono superiori alla media nazionale di 7 centri/100.000 ab.
Commenta Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE: “I risultati della raccolta di RAEE 2017 a livello nazionale sono soddisfacenti e registrano un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, grazie all’impegno dei Sistemi Collettivi e di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche. L’incremento del 2,5% della raccolta, ha permesso alla Basilicata di rafforzare l’aumento del 28% registrato nel 2016 ma segna un rallentamento che non consente di arrivare a dati in linea con gli obiettivi. L’invito a tutti gli attori della filiera è di continuare a lavorare per incrementare la crescita della raccolta di questa tipologia di rifiuti. Nei prossimi anni le amministrazioni dovranno prevedere azioni più incisive, specialmente nella provincia di Matera, dove la raccolta risulta ancora deficitaria e penalizza i risultati regionali. La presenza di una adeguata rete di centri di raccolta, con numeri superiori alla media nazionale, rappresenta un parametro fondamentale per la promozione della raccolta da parte delle amministrazioni nei prossimi anni, ma la comunicazione risulta evidentemente carente e deve essere oggetto di riflessioni”.
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