Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di...
Sono bastate poche ore ai Carabinieri della Compagnia di Policoro per risolvere il caso dell’incendio della Fiat 500 avvenuto a Policoro, in via Belvedere, la notte tra domenica e lunedì.
I Carabinieri hanno, infatti, prima appurato essere, non un corto circuito, come apparentemente sembrava, bensì un fatto doloso. Successivamente, hanno rinvenuto dei filmati di un impianto di videosorveglianza privato che aveva ripreso la scena delittuosa. Per identificare i soggetti ripresi nel filmato, i militari sono stati agevolati da un controllo effettuato su strada da una pattuglia di Carabinieri in servizio di controllo del territorio che aveva fermato ed identificato i due giovani indagati, nella stessa zona, poco dopo che era stato appiccato l’incendio. I due ragazzi, di 18 e 20 anni, del posto, sono già noti alle forze dell’ordine per aver preso parte a situazioni simili in passato.
La ricostruzione operata dai militari ha pertanto permesso di ipotizzare che i due giovani abbiano commesso l’atto delittuoso, senza alcun reale movente. Le investigazioni condotte dai Carabinieri hanno così permesso di escludere che l’evento potesse avere relazione con altri episodi verificatisi recentemente in zona, permettendo di denunciare a piede libero all’Autorità Giudiziaria materana gli autori del gesto. Quindi grazie all’azione combinata degli accertamenti investigativi e delle informazioni ottenute durante l’incessante controllo del territorio si è potuto scoprire velocemente gli autori dell’incendio.