giovedì, 28 Novembre 2024

Emergenza idrica: nuovo rapporto Arpab sull’acqua potabilizzata

“Il campione analizzato non presenta superamenti dei valori ed è in linea con i risultati del precedente prelievo”. L’Arpab, su mandato dell’Azienda sanitaria di Potenza, ha analizzato le acque in uscita dal potabilizzatore di Masseria Romaniello attraverso un...

“Ann muore un giovedì, ed è una fine penosa. Giace sulla schiena, le gambe distese, rigide, le mani che premono tremanti sulla ferita aperta nel torace. Quegli uomini le hanno portato via il cuore, glielo hanno strappato dal petto e semplicemente portato via. Vorrebbe urlare, ma non ci riesce, dalla sua gola escono altri suoni, rantolii, mugolii. (…)”

È questo l’incipit di Perfect Day (Giunti, traduzione di Alida Daniele), il nuovo attesissimo thriller di Romy Hausmann. Il suo romanzo d’esordio, La mia prediletta (Giunti 2020), è stato un grande bestseller internazionale, rimasto per mesi al primo posto della classifica dello Spiegel e opzionato per un film di prossima uscita. Un successo confermato dal suo secondo thriller La mamma si è addormentata. I libri della Hausmann sono tradotti in 24 Paesi e anche Perfect Day certo non delude le aspettative trascinando il lettore nel mondo tormentato delle emozioni umane, un’esperienza terribile e bellissima allo stesso tempo.

Perfect Day come la canzone di Lou Reed che fa da sfondo a una trama fitta: da quattordici anni c’è un serial killer che uccide bambine. Dopo la scomparsa di dieci piccole, i loro corpi sono stati ritrovati nei boschi, in vecchie rimesse, in cantieri abbandonati.  Una serie di fiocchi rossi appesi ai rami degli alberi, che guidano fino al luogo in cui giacciono le vittime, costituisce l’unica traccia. Finalmente, sembra che gli inquirenti abbiano individuato il colpevole: si tratta del filosofo di fama mondiale Walter Lesniak, ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte”. Il professore, però, si chiude in un mutismo ostinato, lo stimato docente universitario, sembra paralizzato dallo shock e il suo silenzio rende complesse e difficili le indagini. Solo la figlia, Ann, è convinta della sua innocenza ed è disposta a tutto per aiutare quel padre straordinario, affettuoso e protettivo, e a scoprire chi è il vero killer. Un viaggio che la porterà a esplorare i lati più oscuri dell’animo umano.

Con uno stile tagliente, la Hausmann si conferma Maestra indiscussa del genere thriller.

Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco e poi come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda.

Rossella Montemurro

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