giovedì, 21 Novembre 2024

Le “Eccellenze gastronomiche lucane” protagoniste a Tirana

Le “Eccellenze gastronomiche lucane”, con la degustazione, l’esposizione, la promozione di prodotti della regione Basilicata hanno caratterizzato la parte centrale della IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che si è tenuta a Tirana, in Albania. L’evento - dal...

 10.000
sono i negozi on line, che vendevano le merci più impensabili – ma
contraffatte – chiusi nel corso della più grande operazione europea di
contrasto rivolta al mondo dei social network.
Indagini congiunte dell’Intellectual
Property Crime Coordinated Coalition (IPC³) di EUROPOL, della Guardia di
Finanza italiana e delle Autorità di Polizia provenienti da nove Stati membri
dell’Unione europea, hanno portato al sequestro di 20.000 prodotti
contraffatti e alla chiusura di oltre 1.000 conti. In offerta vi erano
articoli sportivi, medicine, telefoni cellulari, borse, gioielli, occhiali da
sole, abbigliamento, orologi, profumi e cosmetici, IPTV set-top-box illegali
e contenuti digitali on-line.
L’operazione APHRODITE, gestita
con la collaborazione di Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia,
Portogallo, Spagna e Regno Unito, ha portato alla individuazione di oltre 250
responsabili per l’offerta in vendita di merci contraffatte e di contenuti
pirata, e alla denuncia penale di un centinaio di loro. Numerose sono le
indagini ancora in corso.
Internet continua ad essere un
importante veicolo per la commissione di reati contro la proprietà
intellettuale, in quanto utilizza nuovi ed emergenti piattaforme, come i social
media
, che hanno semplificato e velocizzato la pubblicazione e la
condivisione delle offerte di prodotti contraffatti e pirata ad un pubblico
sempre in maggiore espansione.
EUROPOL ha il delicato ruolo di
esaminare la portata del fenomeno, monitorare i social media e le piattaforme
di vendita per raccogliere elementi investigativi che diventano, poi, oggetto
di approfondimento a cura delle law enforcement nazionali.
La crescita esponenziale di piattaforme
Internet ha colpito anche lo sviluppo dei mercati online o e-store che
possono essere considerati canali alternativi alla vendita al dettaglio e
che, spesso, usufruiscono di questi nuovi mercati per perpetrare attività
illecite.
I venditori pubblicizzano le merci
contraffatte con semplici messaggi che indicano prodotto e prezzo. I dettagli
della transazione sono definiti attraverso altri canali di comunicazione
(applicazioni di messaggistica o telefonicamente sotto nomi diversi). Le
spedizioni vengono affidate ai corrieri e il pagamento viene solitamente
effettuato tramite carte prepagate o Paypal.
L’esplorazione metodica del web permette
di rilevare, poi, i conti di destinazione. Di grande ausilio investigativo
sono i normali motori di ricerca sui portali di annunci e sui social media. È
importante una corretta informazione dei consumatori sul corretto uso dei
social e su come queste piattaforme possano essere appannaggio di reti
criminali.
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