Il Questore della Provincia di Matera ha disposto l’adozione della misura di prevenzione personale del Foglio di via obbligatorio, con divieto di fare ritorno per tre anni, nei territori dei Comuni di Matera, Grassano e Nova Siri, nei confronti di sei persone, delle...
Sono terminati i lavori di restauro e riqualificazione in via San Bartolomeo e vico Purgatorio. Un intervento dell’importo complessivo di 240 mila euro, che ha permesso di superare il degrado di un’area importante dei rioni Sassi, anche per la funzione di connessione con via Domenico Ridola.
I lavori hanno riguardato il rifacimento integrale delle urbanizzazioni: sono state rimosse le originarie pavimentazioni in chiancarelle (avendo cura di recuperarne il più possibile) e rifatti tutti i sottoservizi a rete (condotta fognaria, acquedotto, cavidotti dell’elettricità, rete telefonica, pubblica illuminazione).
Di particolare rilevanza è stato l’adeguamento sanitario del vecchio e precario cunicolo fognario e la bonifica del vicinato terminale del percorso che, da discarica a cielo aperto, è diventato un suggestivo punto di osservazione panoramico.
Sono stati sistemati i parapetti che bordeggiano alcuni tratti pedonali: di altezza insufficiente o addirittura mancanti in alcuni punti; anche l’impianto di pubblica illuminazione è stato oggetto di adeguamento per valorizzare il contesto urbano e consentire il passaggio pedonale in condizioni di sicurezza.
“Con l’ultimazione dei lavori è stato restituito decoro ad un percorso turistico pedonale importante – dichiara il sindaco, Domenico Bennardi -, nel quale sono presenti numerose attività ricettive e commerciale oltre che siti di interesse, tra cui gli ipogei del palazzo Motta, adibiti a location per mostre e iniziative culturali. E’ un intervento che collega il Sasso Barisano con via Ridola, i suoi musei, i palazzi storici e le chiese”.
“Questo luogo ha finalmente visto restituita la forma architettonica che nel corso degli anni era stata deturpata – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Graziella Corti -. Le stradine e le gradelle originarie erano sconnesse, a tratti coperte da rabberciati massetti cementizi e riparazioni eseguite in modo alquanto approssimativo. Oggi, questa zona degli antichi rioni recupera finalmente la sua funzione”.