mercoledì, 2 Aprile 2025

La Regione Basilicata investe sulla “Medicina di genere”

L’Auditorium dell’Aor San Carlo di Potenza ha ospitato oggi un convegno dal titolo “Impatto del sesso e del genere nello stato di salute e di malattia”, organizzato nell’ambito del progetto LuCAS (Lucani Ambiente e Salute). L’evento ha visto la partecipazione di...

Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

La Polizia di Stato di Matera ha notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, a quattro uomini, indagati per truffa aggravata in concorso, commessa ai danni di anziani.

I fatti si riferiscono al gennaio scorso, quando, presso l’abitazione di una anziana signora, residente in città, giungeva, sull’utenza fissa, la telefonata di un uomo che, spacciandosi per il nipote, chiedeva alla vittima di pagare subito una tassa per l’esame di ammissione all’università, indicando inizialmente la somma di euro 500,00, per poi farla lievitare fino ad euro 4.200,00.

Poiché la signora spiegava di non avere a disposizione tutto quel denaro, il sedicente nipote le passava al telefono un complice che, presentandosi come il direttore dell’ufficio postale, le suggeriva di raccogliere denaro contante ed altri preziosi, da consegnare ad un uomo, che, da lì a poco, avrebbe suonato al campanello dell’abitazione.

Ed, in effetti, la vittima consegnava poco dopo ad un giovane uomo denaro contante, orologi, gioielli e un bancomat, con relativo PIN, dal quale veniva prelevata la somma di euro 2000,00.

Le indagini, avviate prontamente dalla Squadra Mobile, diretta dal dott. Gianni Albano, consentivano di individuare l’autovettura utilizzata dai truffatori, a bordo della quale, a Napoli, gli uomini della Squadra Mobile campana, in perfetta sinergia operativa, identificavano quattro soggetti già noti alla Forze dell’Ordine, recuperando, altresì,  la refurtiva appena sottratta alla signora, che, nel giro di poche ore, poteva riappropriarsi dei suoi beni, fra cui la fede nuziale del marito, da poco scomparso.

Si coglie l’occasione per ricordare ancora una volta, in particolare alle persone anziane, di prestare la massima attenzione quando si viene contattati da conosciuti, che chiedono denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113.

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