venerdì, 29 Novembre 2024

“Un plauso alle organizzazioni della nostra città che con un’attenzione costante, coesa e globale si focalizzano sempre più sul fenomeno della violenza di genere e sui differenziati aspetti della prevenzione al fine di contrastare i fenomeni discriminatori e violenti nei confronti delle donne.  

E’ stato dimostrato elevato impegno sociale che deve necessariamente tendere sempre più ad un coordinamento unitario, costante e reciproco caratterizzato da proficue azioni collettive in cui si annullano gli individualismi dei singoli a vantaggio della tutela delle donne vittime di violenza”. 

Questo è il pensiero condiviso scaturito anche durante l’incontro messo in campo dal Comune di Matera e condiviso dalla gestione commissariale dell’Ente, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 Novembre scorso, a cui hanno partecipato i componenti del Protocollo “Rete Donna”. 

“Il 25 novembre è una giornata importante perché ci dà l’occasione di raccontare e dare evidenza alle azioni contro la violenza sulle donne che, la comunità e la “Rete Donna” attraverso le sue molteplici componenti, mette in campo ogni giorno dell’anno. La data del 25 novembre è come sempre un momento per amplificare la comunicazione e partecipazione sul lavoro di sensibilizzazione e fare il punto sulle attività e azioni di contrasto e prevenzione della violenza di genere che intrecciano piano amministrativo, culturale, educativo, sociale e dei servizi, in modo ormai strutturale e quotidiano. Le connessioni necessarie che, già da tempo, si attivano nell’ambito del Protocollo “Rete Donna”, protocollo d’intesa fra il Comune di Matera e 48 sottoscrittori (soggetti istituzionali, del terzo settore e della società civile) per implementare procedure e strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, hanno quale obiettivo prioritario anche la “costruzione”, attraverso un lavoro professionale nonché umano sulle dimensioni individuali personali, di una coscienza sociale e culturale che si opponga  alla violenza di genere per  garantire la tutela delle vittime in qualsiasi momento e non solo nell’emergenza e nel rischio. Non meno importante è l’attenzione che deve essere dedicata ai giovani e agli uomini, e non solo all’interno delle scuole, affinché si rendano parte attiva del cambiamento”.

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