venerdì, 22 Novembre 2024

Sarà presentato giovedì 19 aprile alle 18,30 nel Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera il volume “Antonio Canova. Il segno della bellezza” (Utet) di Giuseppe Pavanello con immagini di Mimmo Jodice. Dopo i saluti del direttore del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino, interverranno lo storico d’arte Luca Vivona e Mario Bartiromo della direzione Utet. L’incontro sarà coordinato dalla storica dell’arte Elisa Messina.
“Antonio Canova. Il segno della bellezza” è stato realizzato in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale in tiratura limitata e numerata.  Si tratta di un’iniziativa editoriale che coinvolge e condensa in un volume tutte le massime competenze culturali, artistiche e artigianali per realizzare una vera e propria opera d’arte in forma di libro. Non solo il più importante e completo omaggio a Canova, ma un monumento al patrimonio culturale italiano.
Il volume,  contiene i testi redatti dallo storico dell’arte Giuseppe Pavanello, professore di Storia dell’Arte moderna presso l’Università di Trieste, raccolti in tre sezioni: Canova scultore, Canova pittore, disegnatore e incisore, Come lavorava Canova.
Il professor Giuseppe Pavanello ha realizzato un testo inedito nel quale ha descritto in maniera avvincente non solo l’inimitabile percorso umano e artistico di Canova attraverso i suoi capolavori in scultura, ma a questo ha affiancato la ricerca e lo studio delle sue maggiori opere attraverso i disegni, i bozzetti, i monocromi, i gessi, opere poco conosciute o addirittura inedite che mettono in luce un artista totalmente inconsueto e spesso ancora più innovativo di quanto si pensi. Innovativo anche nel metodo di lavoro, nell’organizzazione della sua bottega e nella realizzazione delle sue opere, nel quale scopriamo il segreto più grande di Canova, ossia come rendeva il marmo simile alla carne.
Nel volume oltre 70 immagini d’arte in bianco e nero dei marmi di Antonio Canova realizzate dal Maestro Mimmo Jodice, grande interprete della fotografia contemporanea, e riprese da originali stampati personalmente dal Maestro in camera oscura su carta baritata.
L’opera è accompagnata da tre incisioni d’arte tratte da opere originali canoviane custodite presso il Museo Civico di Bassano del Grappa e realizzate al torchio presso l’antica tecnica calcografica presso la Stamperia d’Arte di Luigi Berardinelli in Verona su carta Hahnemühle da gr. 300 in dimensioni 48 x 68 in mille esemplari più 15 destinati a rappresentanti delle Istituzioni, autori e artefici dell’opera.
Ciascun volume reca in corrispondenza del colophon il numero dell’esemplare e la firma autografa del Maestro Mimmo Jodice e dell’Editore.
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