sabato, 23 Novembre 2024

Il prof. Incampo e il concetto di “saggezza” spiegato ai giovani: “Non arriva subito, ma si sviluppa vivendo e affrontando le situazioni della vita, imparando dagli errori, dalle scelte sbagliate e dai successi”

Un giorno scrissi alla lavagna “La saggezza”. Spiegare la saggezza ai giovani può sembrare una sfida, ma in realtà è un'opportunità preziosa per mostrare loro che il valore della vita non sta solo nell'accumulare informazioni, ma nel saperle usare nel modo giusto. La...

È sicuramente destinata a far discutere la sentenza del tribunale civile di Matera che condanna un padre – residente nel Materano – denunciato dal figlio per non averlo riconosciuto.
 È la prima volta che una causa di danno per la ‘privazione della figura paterna’ viene promossa da un adulto. A darne notizia è il giornalista Alberto Custodero in un articolo su Repubblica, sottolineando che “costituisce una vera e propria anomalia dal punto di vista umano e giuridico il fatto che la causa sia stata fatta da un uomo di 40 anni”.
Il genitore dovrà risarcire al figlio rifiutato, oggi 45enne,
un danno esistenziale conseguente alla ‘privazione della figura paterna’ di 20 mila euro. La sentenza del tribunale civile di Matera ha “acclarato la mancata presenza e partecipazione del padre alla vita del figlio nel corso degli anni” che ha configurato una situazione di ‘illecito endofamiliare’. Quel figlio rifiutato, osserva il tribunale, durante la sua crescita ha subìto “rilevanti pregiudizi dei diritti della personalità”.
“La sentenza (giudice Antonello Vitale, presidente Giorgio Pica) contiene anche una importante novità giuridica. – aggiunge Custodero – È forse la prima volta, infatti, che in una causa di risarcimento non patrimoniale il giudice afferma che il danno è dimostrato dal fatto in sé, ovvero dal mancato riconoscimento genitoriale”.

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap