"La moto e la kickboxing non sono sport per donne. Non sono in grado". Anche la palestra Dynamic Center in piazzetta Vivaldi a Matera ospita il cartellone di "Più Sicura", un laboratorio di arti marziali e psicologia della difesa personale promosso dall'Accademia di...
Nell’ambito del Festival “Metropolis”, dedicato al tema del lavoro declinato e diffuso mediante le arti visive, ha avuto inizio oggi, 8 gennaio 2018 l’evento “Social Contaminated Arts”. L’evento si inserisce nella programmazione della Seconda Edizione del Festival Metropolis, e nel calendario delle attività invernali del Comune di Matera.
Dallo scorso 27 novembre il Festival Metropolis sta provando ad instaurare un dialogo condiviso per una riflessione integrata sui temi della salvaguardia dell’ambiente: un rispetto del creato che però deve tener conto anche delle esigenze materiali di una antropizzazione legata alla creazione del lavoro, senza trascurare i valori di nuovo umanesimo.
In particolare, dall’8 all’11 gennaio, avrà luogo un laboratorio di contaminazione artistica durante il quale artisti e professionisti, maestri cartapestai ed esperti delle luci e del suono, interverranno nei suggestivi spazi della Chiesa di San Pietro Barisano incrociando le loro esperienze e interfacciando la loro arte e il loro sapere con nuovi e spesso lontani mezzi espressivi e interagendo con i visitatori.
Il risultato del laboratorio sarà l’omonima mostra, che vedrà esposti pezzi dell’artista Angelo Palumbo, arricchiti in site per l’occasione dai particolari effetti sonori e visivi del light designer Carlo Iuorno, e vedrà per la prima volta l’inedita collaborazione tra Matera e Putignano unite dal comune filo conduttore della lavorazione della cartapesta: saranno infatti installate due importanti creazioni provenienti del Carnevale di Putignano, una delle quali alta più di 5 metri, per gentile concessione della Fondazione del Carnevale di Putignano.
“Abbiamo voluto inserire questa ulteriore tessera ad un ampio mosaico fatto di contaminazioni, di provocazioni, di denunce ma anche di speranza. – spiegano gli organizzatori – In questo pensatoio abbiamo voluto mettere al centro la tensione verso una nuova visione sociologica che parte dal basso, quella di un “artigianato” di valore e di valori, che ci fa riflettere sul bisogno etico di coniugare le istanze della crescita occupazionale con il rispetto del paesaggio.
La mostra, con pezzi dell’artista Angelo Palumbo, arricchite dai particolari effetti sonori e visivi del light designer Carlo Iuorno, impreziosirà la già suggestiva atmosfera della Chiesa di San Pietro Barisano, che per l’occasione resterà aperta con orario supplementare dalle 18 alle 20 con ingresso gratuito.
Sarà quindi l’occasione per fare sintesi dei temi emersi in questa seconda edizione del Festival Metropolis, permettendo ai visitatori di indossare lenti non distanti e distinti dalla realtà, ma offrendo angolazioni alte e altre per riavviare uno sguardo spesso appiattito ed omologato sui ciò che ci tocca da vicino, e che ci richiama ad un’etica di comune responsabilità”.
L’ultimo appuntamento del Festival è invece in programma il 13 gennaio p.v. con il forum culturale “Generazioni”, nel corso del quale autorevoli protagonisti della vita economica e socio-politica del Paese discuteranno di lavoro, democrazia, e del diritto a un’esistenza libera e dignitosa. Una iniziativa tesa a sviscerare i temi di maggiore attualità con particolare attenzione al tessuto produttivo lucano e pugliese, nonché alle problematiche della vita in comunità.