"La moto e la kickboxing non sono sport per donne. Non sono in grado". Anche la palestra Dynamic Center in piazzetta Vivaldi a Matera ospita il cartellone di "Più Sicura", un laboratorio di arti marziali e psicologia della difesa personale promosso dall'Accademia di...
Nel corso della settimana, i Carabinieri della Compagnia di Matera al termine di un’attività d’indagine finalizzata al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato un uomo residente a Napoli, ritenuto responsabile dei reati di uso di assegno falso e di ricettazione.
In particolare un 50enne della provincia di Napoli, entrato illecitamente in possesso di un assegno emesso da una nota società erogatrice di energia elettrica, destinato a titolo di rimborso di una cospicua somma, ad un cittadino materano 26enne, ha proceduto a sostituire il nome in esso riportato con il proprio, al fine di riscuotere la cospicua somma ivi riportata. La vittima del raggiro, preoccupata del fatto che l’assegno che già avrebbe dovuto ricevere da diverse settimane non era ancora pervenuto, ha proceduto a contattare la società emittente, alla quale, risultava regolarmente recapitato il citato titolo di credito. Il 26enne, dopo aver interloquito con la società, sospettando di essere stato vittima di un raggiro, si è recato presso la Stazione dei Carabinieri di Matera al fine di denunciare l’accaduto.
I Carabinieri, appresa la notizia, hanno avviato nell’immediatezza le indagini del caso e, a seguito di vari accertamenti, ricostruita la dinamica dei fatti, sono giunti all’individuazione del 50enne Napoletano, il quale, dopo essere entrato in possesso dell’ assegno in questione, lo ha falsificato sostituendo il nominativo del destinatario con il proprio, incassandone la somma. Il malfattore, una volta identificato, è stato denunciato all’ Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri, appresa la notizia, hanno avviato nell’immediatezza le indagini del caso e, a seguito di vari accertamenti, ricostruita la dinamica dei fatti, sono giunti all’individuazione del 50enne Napoletano, il quale, dopo essere entrato in possesso dell’ assegno in questione, lo ha falsificato sostituendo il nominativo del destinatario con il proprio, incassandone la somma. Il malfattore, una volta identificato, è stato denunciato all’ Autorità Giudiziaria.
Pubblicità
Pubblicità