Pubblichiamo il testo dell’omelia pronunciata da mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, durante la Messa del giorno di Natale: Carissimi, oggi, in questa magnifica Basilica Cattedrale, siamo entrati nella grotta di...
“La cultura è ormai entrata a pieno titolo fra le azioni più strategiche finalizzate a rafforzare la crescita e lo sviluppo economico dei territori e del benessere dei cittadini”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019 e presidente Anci Basilicata, Salvatore Adduce, intervenendo alla tavola rotonda “Di cultura si mangia” organizzata nell’ambito della XXXV Assemblea Nazionale dell’Anci svoltasi dal 23 al 25 ottobre a Rimini.
“Con la cultura le città – ha aggiunto Adduce – provano a mettersi in gioco nella consapevolezza che rappresenta un driver fondamentale per cambiare in meglio il loro destino. Non è un caso, ad esempio, che la competizione per diventare Capitale europea della cultura nel 2019 ha visto la partecipazione di 21 città italiane, il più alto numero di città candidate nella storia delle capitali europee della cultura. Per questa ragione bene fece il ministro Franceschini ad avviare, anche sotto l’impulso di Matera e il manifesto “Italia 2019″ la competizione di Capitale italiana della cultura che in ogni edizione registra un altissimo numero di candidate”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Calogero Firetto, Sindaco di Agrigento, Francesco Italia, Sindaco di Siracusa, Luciano Lapenna, Consigliere comunale di Vasto e Presidente ANCI Abruzzo, Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti ANCI Regionali, Nicola Marini, Sindaco di Albano Laziale e Presidente ANCI Lazio, Jacopo Massaro, Sindaco di Belluno, Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova e Delegato ANCI Cultura, Maria Rosa Pavanello, Sindaco di Mirano e Presidente ANCI Veneto, Pompilio Sciulli, Sindaco di Pescopennataro e Presidente ANCI Molise.
“Con la cultura si produce reddito. Tutti gli studi economici ci dicono che per ogni euro investito in cultura se ne attivano 1,8 in altri settori. In Italia il comparto rappresenta il 16,6% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano. Basti guardare a Matera e a cosa è successo nel periodo che va dal 2010, quando la città si candidò a capitale europea della cultura, al 2017, con una crescita del turismo passato da 200 mila presenze l’anno a 470 mila presenze l’anno. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo (da solo) dà lavoro a più di 1,5 milioni di persone, il 6,1% del totale degli occupati in Italia. A Matera, per il 2019, sull’industria culturale creativa locale abbiamo investito 6 milioni di euro a cui bisogna aggiungere il 20 per cento di risorse private, con effetti che stiamo misurando insieme all’Università degli studi della Basilicata perché tutto il lavoro che stiamo producendo possa durare nel tempo, anche oltre il 2019. Solo con la cultura le città – ha concluso Adduce – possono davvero diventare invincibili”.
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