lunedì, 25 Novembre 2024

Crisi idrica: l’Asp certifica l’uso potabile delle acque del Basento

L’acqua del Basento può essere utilizzata per scopi potabili. E’ la conclusione a cui giunge l’Azienda sanitaria di Potenza che ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già...

Dopo aver ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali, lo scrittore Giovanni Margarone si riaffaccia sul panorama editoriale con il romanzo “Quella notte senza luna”.

Pagine intrise di emozione, coraggio e speranza le sue, in cui viene narrata la storia di Elena, una giovane mendicante che vive a Genova in una baracca fatiscente assieme ad altri due clochard, e di come la sua vita cambia grazie all’incontro con Beatrice e poi con Filippo, al quale Elena si lega sentimentalmente, occultandogli per paura e con stratagemmi la sua reale condizione esistenziale.

L’idea di scrivere questo romanzo è nata in un periodo difficile della mia vita: mi trovavo in un tunnel buio e la causa non ero io, ma altri – ha dichiarato l’autore. Ma è proprio la difficoltà di quel periodo che mi ha indotto a concentrare le mie energie nella scrittura, scommettendo su me stesso, per superare gli ostacoli che mi trovavo davanti. Ed è proprio quella sofferenza, che non era fisica, che mi ha ispirato.

Quando soffriamo, se abbiamo la forza di guardarci intorno, possiamo scoprire tuttavia che ci sono altri che soffrono anche più di noi e qui mi è venuta in mente Elena, l’assoluta protagonista del mio romanzo. Sì, ho scelto una mendicante, giovane, che il destino ha voluto fosse sfortunata a tal punto da non vedere più nulla di buono nel suo futuro. Volevo narrare la storia di un ultimo, di quelli che la società rifiuta, ignora nella più totale indifferenza, come se non fossero figli del nostro stesso Dio.

Questo è un romanzo diverso dagli altri che ho scritto, perché più che mai ho voluto far comprendere, tramite Elena, cosa voglia dire vivere un’esistenza sempre in salita, dove la speranza sembra essere sempre più flebile fino quasi ad annullarsi. Ma Elena spera, spera sempre e un giorno qualunque qualcuno gli tende la mano generosa. Questa generosità si chiama Beatrice…”.

Il libro è ambientato durante l’alluvione di Genova del 1970 – un evento drammatico che verrà affrontato dai protagonisti nella contemporanea prosecuzione del rapporto tra Elena e Filippo che si sviluppa potenziandosi con trame sempre più intense –  e attraverso una scrittura fluida e personaggi realistici affronta tematiche sociali assai attuali in una società in cui l’egoismo e l’intolleranza appaiono sempre più presenti e vani sembrano i moniti a combatterli.

Un messaggio chiaro quello che Giovanni Margarone vuol far arrivare a chi lo legge: occorre interrogarsi su quanto bene possiamo fare al prossimo al fine di alleviare le sofferenze di quegli esclusi che la società volutamente ignora, perché a questo mondo non è il denaro che fa la felicità, ma l’amore, la cui forza è l’unica capace di eliminare le diseguaglianze e riconsegnare la dignità a tutti, trasversalmente.

NOTA BIOGRAFICA

Giovanni Margarone è nato nel 1965; d’origine ligure-siciliana, vive e lavora in Friuli.

Cultore di filosofia, musica e letteratura, nonché lettore assiduo, la scrittura e la musica, in particolare, sono state da sempre le sue vocazioni naturali.

L’autore è scrittore di narrativa. I suoi romanzi rientrano maggiormente in quelli di formazione, per via dell’evoluzione che fanno compiere (innanzitutto interiore, e non solo) ai protagonisti (dall’infanzia all’età adulta, risalendo sovente alle origini, scavando nella storia del personaggio). Forte è la componente introspettiva e psicologica, nonché l’evocazione al neorealismo del ‘900 italiano, per cui il personaggio resta sempre e comunque l’elemento centrale delle narrazioni, che potrebbero essere quindi ambientate in qualunque luogo. Per questo, le descrizioni dei luoghi in cui i personaggi si fungono essenzialmente da supporto, senza peraltro appesantire, ma concedendo la giusta enfasi.

Si nota nell’autore una spiccata attenzione verso la letteratura ottocentesca russa, francese e tedesca (in particolare, Dostoevskij, Proust, Goethe, Tolstoj, Prevost, Balzac per citarne alcuni); senza dimenticare i riferimenti al ‘900 italiano, nelle figure, fra gli altri, di Svevo, Cassola, Calvino e Cesare Pavese.

Le opere dello scrittore hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali, a conferma dalla qualità narrativa, sia di trama sia stilistica; inoltre scrive editoriali ed è spesso intervistato in radio, televisione e carta stampata.

Le opere di Margarone sono state recensite e segnalate in vari blog letterari e riviste.

Nel 2021, inoltre, ha ottenuto il terzo posto al concorso statunitense 1th Annual Story Contest” del Winsconsin con il racconto in lingua inglese “The Secret”, pubblicato poi nel 2021 sempre negli Stati Uniti.

Margarone Giovanni ha finora scritto e pubblicato:

Note fragili, romanzo (2018);

Le ombre delle verità svelate, romanzo (2018);

E ascoltai solo me stesso, romanzo (2019);

Storia di un punto e virgola, romanzo (2022);

Quella notte senza luna (2024);

Oltre l’orizzonte, saggio (2013.)

2020 il mondo si è fermato, ci avrà insegnato qualcosa?, saggio (2021).

Nel 2019 un suo racconto “Il segreto del casone” è stato inserito nell’antologia “Friulani per sempre”, con postfazione di Bruno Pizzul, edito da “Edizioni della sera.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell’autore: https://margaronegiovanni.com

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