Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
“Basta! Il pianeta è alla sua scadenza. Il mondo degli umani è sopraffatto dai disumani. I popolini sottomessi, i popoli che non hanno voce, guardano per terra, non vogliono incontrare lo sguardo dei loro assassini. Le voci libere vengono represse, circondate da schiere di polizia, imprigionate in migliaia, impiccate con una scusa che grida vendetta agli occhi del loro stesso dio. Il mondo è una tragica barzelletta raccontata da maschere vuote, che provocano le piaghe ma ignorano l’apocalisse. Non è una faccenda d’altri: è anche la nostra fino al midollo. E noi non ignoriamo nulla. Ci siamo come possiamo. E non perdoneremo nulla (se mai questo atto potrà essere compiuto).”
È un piccolo gioiello Le nuove Apocalissi (Edizioni Giannatelli) di Eugenio De Signoribus e Pietro Paolo Tarasco, un volume che racchiude testi in prosa e una poesia di De Signoribus, uno dei poeti italiani contemporanei più importanti, e acqueforti e un acquerello di Tarasco, artista pluripremiato a livello internazionale – le sue opere, ammirate in tutto il mondo, hanno ricevuto circa 70 menzioni d’onore e premi (nove volte il primo premio).
L’incontro tra queste due apprezzate personalità risale all’inizio degli anni Novanta: immediate l’intesa e la stima che li hanno portati a lavorare insieme realizzando una serie di prestigiose pubblicazioni, complice anche l’amicizia che entrambi hanno avuto con il grande poeta Mario Luzi.
Le nuove Apocalissi, stampato in trecento esemplari, riprende l’omonima edizione d’arte tirata in trentatrè esemplari dalla Tipoteca Italiana Fondazione di Cornuda nel dicembre 2023.
Le riflessioni di De Signoribus sulle tragiche criticità che stiamo attraversando – guerre, calamità, crisi climatiche – sono profonde e sferzanti al tempo stesso, scuotono e non lasciano indifferenti: il poeta indugia sul baratro verso il quale siamo, tutti, finiti: “Nessun male può essere estirpato davvero: esso si riproduce in fretta e, inatteso come una febbre virale, può spandersi nei cuori feriti. (…)”
Bellissime ma tristi metafore, specchio dei tempi, che si legano alla perfezione con l’arte evocativa di Tarasco.
In appendice “L’Apocalisse di San Giovanni tra cielo e terra” (dettagli dell’acquerello) con testi tratti da La sacra Bibbia (Edizioni Paoline, Roma 1980).
Il valore de Le Nuove Apocalisse è tale da auspicarne l’adozione come libro di testo nello scuole.
Lo scorso dicembre, De Signoribus e Tarasco hanno editato una nuova e piccola collana d’arte “Soglie” inaugurata ricordando Il poeta lucano e conterraneo di Tarasco dal titolo Un’eco di Rocco (settanta anni dopo).
Pietro Paolo Tarasco
Artista grafico e pittore italiano, nasce nel 1956 a Matera dove vive e lavora.
La città natale dell’artista è molto pittoresca e ricchissima di tradizioni. L’ha sempre stimolato a creare nuove opere d’arte. Ha iniziato a conoscere le tecniche grafiche nel 1976, quando ha frequentato la Scuola di Grafica a Matera sotto la direzione di Guido Stazza e Giulia Napoleone. Ha creato i primi ex libris dal 1987. Oggi è uno degli autori più conosciuti nel genere grafico nel mondo. Le sue opere si sono ammirate nei diversi paesi dove partecipava nelle mostre collettive. Ha preso parte alle 300 mostre internazionali dedicate all’ex libris e alla piccola forma grafica, dove ha ricevuto circa 70 menzioni d’onore e premi (nove volte il primo premio).
Tarasco è anche un pittore.
Dal 1990 in collaborazione letteraria con Marco Marchi ha pubblicato alcune cartelle realizzando grafiche ispirandosi a testi letterari e poesie di autori contemporanei italiani.
Ad oggi ha esposto in 14 mostre personali in Italia e in altri paesi – fra cui 8 in Polonia (Ostrow Wielkopolski, Wroclaw, Antonin, Kalisz Warszawa, Sławno, Słupsk). Le sue opere si trovano nelle collezioni dei musei e nelle biblioteche in Italia e in altri paesi (Bielorussia, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Giappone, Norvegia, Polonia, Romania e Turchia), e anche nelle biblioteche e istituzioni culturali non solo in Europa.
Sono del 1974 i suoi primi dipinti e del 1976 le sue prime matrici calcografiche incise sotto la guida dei maestri Guido Strazza e Giulia Napoleone. Ha ottenuto il Primo Premio alla XVI Biennale di Ostrow Wielkopolski (Polonia), 2016 e il Premio Speciale del Sindaco della città di Malbork alla XXVIII Biennale di Malbork (Polonia), 2023. Ha pubblicato numerose edizioni d’arte su testi di poeti e scrittori del Novecento italiano (Federigo Tozzi, Cesare Pavese, Leonardo Sinisgalli, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Giampiero Neri, Eugenio De Signoribus…). La sua produzione artistica figura nelle collezioni di biblioteche e musei italiani e stranieri. Nel 2021 ha pubblicato La Divina Commedia. Pagina della vita: un libro d’arte che, per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, racchiude una nota di Eugenio De Signoribus, la riproduzione dell’acquerello Il grande libro della creazione. La Comedia (1321- 2021), un’acquaforte Dante e la Lunigiana e una didascalia dell’artista. Lo scorso giugno è stato premiato per la dodicesima volta alla Biennale Internazionale di Ex Libris Contemporanei di Malbork in Polonia, l’Esposizione più antica e più importante al mondo per questa grafica di piccolo formato.
Eugenio De Signoribus
Eugenio De Signoribus (Cupra Marittima, 1947) è un poeta italiano; ha pubblicato sei percorsi poetici: Case perdute (il lavoro editoriale, 1989), Altre educazioni (Crocetti, 1991), Istmi e chiuse (Marsilio, 1996), Principio del giorno (Garzanti, 2000), Ronda dei conversi (Garzanti, 2005), Trinità dell’esodo (Garzanti, 2011).
I primi cinque libri, con alcuni inediti, sono confluiti nel volume Poesie 1976-2007, edito da Garzanti nel 2008, con il quale ha ricevuto il premio Viareggio.
Successivamente sono usciti, Stazioni, (Manni, 2018) e L’altra passione (interlinea, 2020).
Altre pubblicazioni sono: Memoria del chiuso mondo (Quodlibet, 2002), Nessun luogo è elementare (Tallone, 2010), Veglie genovesi (Il canneto, 2012).
I suoi versi sono stati tradotti in varie lingue: in particolare in Francia, in Messico, in Svezia, in Inghilterra, in America, in Spagna.
Oltre al Premio Viareggio, sono numerosi i riconoscimenti (Premio Montale, Premio Cittadella, Premio Lerici-Golfo, Premio Dino Campana, Premio Frascati, Premio Carducci, Premio Dessì, Premio Betocchi…)
Numerose anche le sue presenze in riviste straniere e italiane e le collaborazioni con artisti.