domenica, 24 Novembre 2024

Bardi e il ricordo a Balvano del terremoto ‘80

Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...

Il presidente Bardi all’evento “Panorama on the road” di Matera

L’intervista del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha aperto oggi a Matera, nella cornice del Relais Alvino, “Panorama on the road”, l’evento itinerante promosso dallo storico settimanale per esaminare con...

I problemi sono due: la sensibilità e l’autenticità…

Chi è sensibile e autentico in qualche modo ha il suo karma di sofferenza, di solitudine, di retropensieri (ma chi me lo fa fare… a chi vuoi che importi… Dove ho sbagliato…. E potrei continuare per ore). Aspetti, attendi e quando riesci i pugni nello stomaco che hai preso vincono di nuovo, ti fanno male di nuovo, perché sei impulsivo, non pensi e rischi persino di non fidarti più di nessuno ed entri nel loop del “semprepiùsolo”… Ma resti vero, resti autentico, resti sensibile e sapete cosa vuol dire? Io inizio a capirlo solo adesso: rimanere veri, autentici e sensibili è la più grande vittoria cui un essere umano possa ambire.

Essere così vuol dire oggi essere trasgressivi, in una realtà pervasa da egoismo e interesse, da assenze e da autoreferenzialità… in una realtà in cui le regole sono queste… Regole che i sensibili infrangono…

Essere sensibili oggi significa essere trasgressivi, andare controcorrente, perché essere sensibili vuol dire vivere con il cuore in mano, vuol dire essere se stessi, vuol dire rispettarsi… Ed essere così significa anche essere forti e vincere: i sensibili non hanno bisogno di imbrogliare, di prevaricare, di sopraffare l’altro, non hanno bisogno di essere al centro dell’attenzione, ma è l’attenzione che cade sui sensibili.

I sensibili hanno una luce speciale dentro di loro, che li porta a illuminare per loro natura e li porta ad andare incontro agli altri, superando ogni volta se stessi, con le braccia aperte pronto ad accogliere… I sensibili ricordano così il TAO francescano…

I sensibili sentono con coraggio, sentono tutto, anche il non detto, anche la sofferenza di quelli che incontrano, senza muri, senza blocchi, perché i sensibili sanno che quelle mura isolano, isolano dal dolore è vero! Ma isolano anche dalla felicità e dal sorriso, quel sorriso che ci fa respirare a pieni polmoni, con gioia…

Pensate ai bambini: quanta gioia, quanta autenticità, quanta bontà e quanta cattiveria. Tutti siamo stati bambini ma il coraggio di vivere con il cuore restando sensibili e autentici. Non è da tutti… crescendo si cambia e si perde quando si consente al mondo e agli egoisti di cambiarci, di limitarci, di provarci di gioie ed emozioni… E questa è la più grande sconfitta, la più grande fragilità dell’animo umano… Si rischia di non rendersi conto di camminare sulle ostriche che portano all’interno il loro bene più prezioso: le perle…

Valete

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