Vorrei iniziare questa mia riflessione sul Natale raccontandovi una leggenda messicana: “La leggenda della stella di Natale”. “In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Quando venne la notte di Natale, tutti andarono in chiesa con un piccolo...
La “variante” ironica della pandemia da Sars-Cov 2. Non il classico racconto o il solito romanzo di genere. Ma un testo sui generis. Fuori dagli schemi. Più precisamente, un “Diario semiserio” a firma dello scrittore Antonio Grasso e pubblicato da Borè Editore. Già il titolo “2020 = QUARANTENA” e la vignetta di copertina preparano il lettore all’iperbole del testo. Fatti ed esperienze vissute, dal lockdown in poi, rivisitati dall’autore attraverso un’esilarante raccolta di battute e aforismi. Nel “mirino” di Grasso tutti i luoghi comuni della stessa pandemia, le più bizzarre trovate e i più stravaganti tic, i ritardi e le inadempienze gestionali, gli sprechi e le speculazioni, le schizofrenie legislative, le fake news e le “mezze verità” veicolate a piene mani nella convivenza quotidiana col virus. Fin dalla sua misteriosa origine, in Cina. Attingendo dalla banca dell’umorismo a piccole dosi, l’autore fotografa le oggettive incongruenze e le molteplici anomalie di una tragedia epocale. Lo fa, fra una metafora e l’altra, sul filo immaginifico dei doppi sensi e del gioco creativo di parole e col coraggio di chi sa di poter apparire cinico e perfino irriguardoso. Ben sorretto, però, dalla consapevolezza che il pianto e la rabbia possono solo moltiplicare i timori, le ansie e le preoccupazioni. Al contrario dell’ironia. Che, usata con delicatezza interiore, diventa un antidoto al dolore e alla sofferenza collettiva. Il testo sarà presentato a Matera venerdì 24 marzo prossimo. L’incontro con l’autore è in programma, alle ore 18, nella saletta della libreria Di Giulio, in via Dante 61.