mercoledì, 27 Novembre 2024

La Chiesa, nel XVI secolo, sicuramente vive una delle pagine più difficili e complesse della sua storia: il protestantesimo.

I fattori che concorrono alla sua riuscita sono due:

Il Rinascimento

La decadenza della Chiesa stessa.

Il Rinascimento, mettendo al centro della vita il protagonismo dell’uomo, offre spinte di rinascita in tutti i campi, naturalmente anche quello religioso.

La decadenza della Chiesa appare evidente nella vita di buona parte della del clero, che offre uno spettacolo a volte scandaloso.

La rilassatezza di costumi, che coinvolge molti uomini della Chiesa, arreca grave danno alla fede e al popolo cristiano.

Alla base della riforma protestante c’è anche l’insofferenza da parte del popolo tedesco nei confronti di Roma per le offerte che vengono continuamente inviate.

Inoltre, forti di un nuovo sentimento nazionale i principi tedeschi desiderano liberarsi dal legame con il Papa per evitare, in quanto cristiani, il pagamento delle decime.

In questo clima Martin Lutero, monaco tedesco, matura lo spirito della sua riforma.

Egli si fa particolarmente critico quando papa Giulio II, nel 1506 dà inizio alla ricostruzione della basilica di San Pietro in Roma.

Il Papa per reperire fondi accorda l’indulgenza a quanti fanno offerta in denaro: per Lutero ciò è scandaloso.

Ecco perché nel 1527 pubblica 95 tesi in cui denuncia gli errori della Chiesa.

La sua critica si sintetizza: solo Fide, solo Gratia, solo Scriptura.

Solo Fide: l’uomo si salva con la sola fede, cioè con la fiducia incondizionata in Dio; le opere non servono.

Solo Gratia: la grazie è un dono gratuito che Dio elargisce a chi vuole; per ottenerla non servono i sacramenti.

Solo Scriptura: la Sacra Scrittura è parola di Dio ed è l’unico vero insegnamento: quello della Chiesa non serve.

Di fronte a ciò, nel 1518 Papa Leone X invita Lutero a Roma per discutere le sue tesi, ma egli si rifiuta.

Così nel 1521, dopo aver pubblicamente bruciato la bolla papale in cui gli viene chiesto di ravvedersi, Lutero riceve la scomunica.

Con la sua ribellione Lutero da origine alla riforma protestante.

L’ideale di riforma che anima Lutero trascura il fatto che il principio della libera interpretazione delle Scritture è un pretesto per ulteriori divisioni all’interno del mondo protestante.

Infatti in Germania nasce la chiesa Luterana, in Svizzera, grazie a Calvino, nasce la chiesa Calvinista; in Inghilterra, dove Enrico VIII pretende l’autonomia dal papa per poter divorziare, nasce la chiesa Anglicana.

Una curiosità: anche dal punto di vista artistico, la Riforma protestante ha le sue conseguenze: il rifiuto del culto della Madonna e dei santi priva le chiese di molti capolavori dell’arte sacra, rendendole spoglie e fredde.

Da questo momento l’Europa si ritrova priva di quel fattore unificante che era stata la fede.

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap