Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Sarà presentato mercoledì 26 giugno alle 18.30 nel giardino dell’Hotel del Campo in via Gravina a Matera La prima immagine di lei (Gelsorosso), il terzo romanzo della scrittrice materana Caterina Ambrosecchia. Con l’Autrice dialogherà Marianna Dimona. L’incontro è organizzato in collaborazione con la libreria Di Giulio.
In primo piano ci sono figure femminili che difficilmente si dimenticano. Se nella prima parte l’io narrante è Madda, con la sua ambigua irruenza, l’autolesionismo e una debolezza di fondo che non le permettono di realizzarsi, nella seconda subentra Marta, sua figlia, con tutto un bagaglio di emozioni e sentimenti.
La sinossi
Il rumore di passi affrettati riempie le strade umide e mute di Bologna. Una donna, sola nel chiarore dell’alba, percorre via San Vitale. Le braccia esili ma forti come radici cullano una bambina. La donna ora è ferma, gli occhi umidi fissano spenti il portale della basilica di San Petronio, dove è diretta.
Un ultimo bacio sulla piccola fronte, un’ultima visione di quel volto candido, poi si guarda intorno e guardinga si disperde tra le strade porticate della città.
Così ha inizio la vita di Maddalena Di Dio.
La bambina cresce in istituto tormentata da quell’antico rifiuto che in lei ha scavato solchi profondi che la imprigionano. Ormai adulta, l’incontro casuale con Pietro le regala un’inaspettata gravidanza che decide di portare a termine da sola con l’illusione che sia quell’occasione di libertà in grado di trasformarla in ciò che non è mai stata.
Il suo passato, però, entra in collisione con il presente. La nascita di Marta, infatti, acuisce tutte le paure, le manie e le ossessioni di Maddalena. Niente può salvarla dalle proprie dipendenze e dal senso di inadeguatezza, nemmeno la presenza di Niccolò che irrompe nella sua vita.
La fuga di Marta fa da spartiacque alla narrazione. Ora è Marta a dar voce ai suoi ricordi e all’attualità della sua vita, regalando alla storia un finale profondo, denso e inaspettato.
L’Autrice
Caterina Ambrosecchia è nata a Matera, dove vive e insegna Scienze umane e sociali e Psicologia.
Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari, ha pubblicato Sedano 40, una raccolta di aforismi e brevi racconti, e Ibraforever. Manuale semiserio di un’amante del calcio, un libro sul mondo del calcio e della scuola.
Con la Gelsorosso ha pubblicato: La donna giusta (2017) e Sette secondi (2018).
Nel 2020 il suo racconto “Il viale delle nuvole soffici” è stato inserito nell’antologia Futuro anteriore. La vita che verrà in 21 racconti a cura di Michele Marolla, edito sempre dalla Gelsorosso.