L’8 dicembre, in Italia, è una data che segna l’inizio ufficiale del clima natalizio: le città si illuminano, le famiglie decorano l’albero e nelle scuole si respira un’aria di attesa. Ma al di là degli aspetti più visibili, questa giornata porta con sé un significato...
La necessità è quella di comprendere meglio e di più la produzione automatica, e in particolare l’Intelligenza Artificiale. Non solo informazioni prettamente tecniche legate alle applicazioni e al loro utilizzo, ma il valore semantico, quindi il significato delle parole, dei segni e come essi variano nei diversi contesti.
Alla maratona etica “NextGen Dialoghi-Scuola futura” di Milano partecipano anche quattro tra studenti e studentesse dell’ITCG Loperfido Olivetti di Matera. Nel capoluogo lombardo, già dal 17 novembre, si cimentano con altri coetanei delle scuole secondarie superiori italiane (complessivamente sono 800) sulla transizione digitale e l’innovazione educativa. Con loro i docenti accompagnatori, 150 in tutto, chiamati a intervenire nelle sessioni tematiche quotidiane.
Si tratta di una vera e propria indagine critica sull’impatto delle nuove tecnologie. La cornice degli eventi è suggestiva: lo storico “Palazzo dei Frigoriferi”, costruito nel 1899 e adibito a magazzino cittadino del ghiaccio, e oggi spazio per incontri, esposizioni, spettacoli.
“NextGen Dialoghi-Scuola futura”, a cui prendono parte i ragazzi dell’istituto materano, è una manifestazione promossa da Scuole Polo Nazionali, Liceo Daniele Crespi di Busto Arsizio e Liceo Martin Luther King di Genova, e supportato dall’Unità di Missione PNRR del MIM.
Studenti e insegnanti, in questi giorni, stanno esplorando i principi fondamentali della IA, prendendo spunto dalle riflessioni del filosofo Luciano Floridi.
“Abbiamo la possibilità di essere non solo passivi fruitori delle innovazioni digitali che stanno ormai dominando la scena – dicono gli studenti del Loperfido Olivetti, che a Milano stanno vivendo questa esperienza – ma di analizzare nello specifico anche i risvolti critici dei fenomeni tecnologici. Insomma, l’occasione è propizia per andare oltre, per spingersi avanti nell’interpretazione di tutto ciò che caratterizza la nostra vita di studenti e di cittadini. Ecco, c’è anche la nostra voce e va tenuta presente”.

