Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue. La Polizia di Stato di Matera, a seguito di indagini, ha...
Presentato nella raffinata cornice di Dulcis in fundo a Matera Il sottile equilibrio della ragione (Altrimedia Edizioni) di Alessandro Baradel, neo vincitore del Premio Senato Accademia – sezione Libro edito di narrativa – nell’ambito del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea Lucius Annaeus Seneca 2022 promosso dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari.
L’autore è stato intervistato dalla direttrice editoriale di Altrimedia Gabriella Lanzillotta.
Quella narrata nel romanzo Il sottile equilibrio della ragione è una storia avvincente, narrata in Francia nel 1982, incentrata sul confine piuttosto labile tra normalità e follia. Il protagonista, Jean-François, editorialista per un importante quotidiano francese sta attraversando un momento critico dovuto alla recente separazione con la moglie. È depresso e cerca consolazione nell’alcol. L’incontro con una ragazza molto bella e molto misteriosa, Marie, riuscirà a distrarlo dai suoi problemi ma lo trascinerà in una relazione sbilanciata e piena di incognite.
Marie ripete a Jean-François di amarlo, però lei convive con Gérôme: in apparenza è un amico, in realtà è molto di più. La relazione piuttosto tossica con Marie, fatta di altri e bassi, improvvise sparizioni, slanci d’amore e giornate cariche di ansia ben presto sostituirà con un vortice di emozioni (ora positive ora negative) lo stato depressivo di Jean-François fino a rivelazioni inaspettate e dai contorni noir al quale un epilogo molto ben costruito saprà dare una spiegazione. Narrato con un buon ritmo, dotato di una ricercatezza stilistica non indifferente, Il sottile equilibrio della regione è molto introspettivo.
Alessandro Baradel nasce a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, nel maggio del 74′. Dopo una prima giovinezza non facile, assolto il servizio militare, decide di trasferirsi dai nonni e di riprendere gli studi in concomitanza con il lavoro. Successivamente, si trasferirsi nel Regno Unito dove vi rimane per quasi sette anni. Proprio a Londra, su spinta di una amica italiana che per prima crede in lui, comincia ad abbozzare il suo primo romanzo. Al rientro in Italia, cambiando spesso lavoro alla continua ricerca del suo posto nel mondo, ma è nella scrittura che trova il suo essere, la sua autenticità.