Il senso del dolore, una riflessione del prof. Incampo

Penso che anche voi come me molte volte avete fatto la domanda: “Ci sarà un senso al nostro dolore?”

Si tratta di un motivo sul quale l’umanità non si stanca mai di interrogarsi.

Anche voi avete riflettuto, come me, se c’è un Dio che raccoglie tutte le nostre lacrime?

Vorrei fare oggi una riflessione proponendovi un brano tratto dal romando “L’immagine” di Isaac Bashevis Singer.

Isaac Bashevis Singer nasce nel 1904 in un paese polacco che la guerra ha cancellato. Figlio di un rabbino, comincia a scrivere a sedici anni in yiddish, un misto di antico ebraico e di lingue europee, e sempre in yiddish scrive i suoi romanzi, che un gruppo di fedeli collaboratori ha poi tradotto in inglese. Per sfuggire alle persecuzioni contro gli Ebrei, nel 1940 si è trasferito negli Stati Uniti dove muore nel 1991. Ha scritto una quantità di libri per i quali ha ricevuto il premio Nobel, e ha raccontato ai bambini di tutto il mondo le semplici, poetiche e umoristiche storie dei vecchi ghetti, conducendoli in un universo di favolosa saggezza.

Il brano che vi propongo è il seguente: “Credo che in qualche punto dell’universo debba esserci un archivio cui sono nascoste tutte le sofferenze e gli atti di sacrificio dell’uomo.

Non esisterebbe giustizia divina se la storia di un misero non ornasse in eterno l’infinita biblioteca di Dio”.

Avete mai riflettuto che la gamma della sofferenza è infinita ed ognuno coniuga in modo personale e irripetibile il verbo “soffrire”.

Uno scrittore francese, certo  Michel Tournier affermava: “La luce del sole è uguale per tutti, l’oscurità della tenebre è diversa per ognuno”.

Il brivido della speranza ci percorre l’anima!

Dio non registra le vittorie militari, i successi, i trionfi, perché a questo ci pensano gli uomini, ma raccoglie e conserva lo sterminato bagaglio del dolore umano per inserirlo in un libro compiuto e con una sua trama.

E questo è il libro della vita e della salvezza.

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica