Lunedì 25 novembre p.v. alle 17.30 nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale di Matera (ingresso da via Roma), il Soroptimist Club Matera con il patrocinio dell'Associazione Italiana Donne Medico, nell'ambito della Giornata Internazionale per...
Ci sono diverse ragioni per cui alcune persone ritengono che non sia giusto festeggiare Halloween, e queste possono essere di natura religiosa, culturale, morale o anche legate a preoccupazioni di tipo sociale.
Esaminiamo più a fondo ciascuno di questi aspetti:
1. Origini pagane e religiose Halloween ha radici nell’antico festival celtico di Samhain, che segnava la fine del raccolto e l’inizio della stagione invernale. In questo periodo, si credeva che il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti fosse più sottile, permettendo agli spiriti di tornare sulla Terra. Alcune persone di fede cristiana, musulmana o di altre religioni possono rifiutarsi di celebrare Halloween perché vedono in esso un legame con pratiche spirituali che percepiscono come pagane o non compatibili con le loro convinzioni. Questo potrebbe riguardare il coinvolgimento di simboli come fantasmi, streghe e altri elementi dell’occulto che contraddicono i loro insegnamenti religiosi. Per alcuni cristiani, ad esempio, Halloween è problematico perché sembra glorificare temi come la morte, il male o il soprannaturale, che possono essere in contrasto con la loro fede in Dio e nell’importanza della luce, della bontà e della vita eterna. Alcuni preferiscono partecipare a celebrazioni alternative, come la “Festa di Tutti i Santi”, che si concentra sulla venerazione dei santi cristiani.
2. Influenza negativa sui bambini
Una preoccupazione comune riguarda l’impatto di Halloween sui bambini. L’enfasi su mostri, streghe, fantasmi e altre figure spaventose può, secondo alcuni genitori, promuovere la paura, la violenza o la curiosità verso temi inquietanti come la morte o il soprannaturale. Alcuni ritengono che Halloween possa normalizzare comportamenti aggressivi o irrispettosi, soprattutto attraverso la pratica del “dolcetto o scherzetto”, dove i bambini possono sentirsi incoraggiati a fare scherzi o a intimidire gli altri se non ricevono dolci. Inoltre, i temi macabri o soprannaturali possono confondere o spaventare i bambini più piccoli, che potrebbero non avere la maturità per comprendere la distinzione tra finzione e realtà. Alcuni genitori preferiscono evitare completamente Halloween per proteggere i loro figli da contenuti che ritengono inappropriati o angoscianti.
3. Consumismo e spreco
Halloween è diventata una delle festività più commercializzate, soprattutto negli Stati Uniti, ma sempre più anche in altre parti del mondo. La vendita di costumi, dolci, decorazioni e gadget legati a Halloween genera enormi guadagni per l’industria del commercio. Tuttavia, alcuni critici vedono in questo un aspetto negativo, associando Halloween a una cultura del consumismo che spinge le persone a spendere denaro in modo eccessivo per articoli di breve durata. Molti dei costumi e delle decorazioni acquistate vengono utilizzati una sola volta e poi scartati, contribuendo a problemi di spreco e impatto ambientale. Per coloro che sono preoccupati per il consumo responsabile e la sostenibilità, Halloween può rappresentare un’occasione in cui si spreca materiale non necessario, specialmente considerando la grande quantità di plastica e di prodotti non riciclabili che vengono spesso usati per le decorazioni e i costumi.
4. Valori morali e comportamenti sociali
Alcuni critici di Halloween sollevano preoccupazioni morali riguardo ai messaggi che la festa può trasmettere. L’idea del “dolcetto o scherzetto”, per esempio, potrebbe promuovere un atteggiamento in cui i bambini imparano a ottenere ciò che vogliono attraverso una sorta di ricatto (minacciando scherzi se non ricevono dolci). Anche se per molti è solo un gioco innocuo, alcuni genitori temono che questo approccio possa incoraggiare comportamenti egoistici o materialisti. Inoltre, gli scherzi e le burle tipiche di Halloween possono sfociare in atti di vandalismo o maleducazione, specialmente tra adolescenti e giovani. Alcune comunità segnalano un aumento di atti vandalici, come lanciare uova o danneggiare proprietà, durante la notte di Halloween, e questo può creare un clima di insicurezza o tensione tra i residenti.
5. Preoccupazioni sulla sicurezza
Un altro motivo per cui alcune persone non festeggiano Halloween riguarda le preoccupazioni sulla sicurezza. Il “dolcetto o scherzetto”, in cui i bambini vanno di casa in casa a chiedere caramelle, solleva questioni di sicurezza legate al controllo degli alimenti e all’interazione con sconosciuti. In passato, ci sono stati casi di dolci contaminati o di incidenti legati alla circolazione stradale durante questa attività. Questi rischi spingono alcuni genitori a evitare la partecipazione alle tradizionali usanze di Halloween, preferendo organizzare feste private o eventi alternativi in ambienti controllati.
6. Influenza culturale e globalizzazione
In alcune culture, Halloween è visto come un’influenza estranea che rischia di sostituire o indebolire tradizioni locali. In paesi dove Halloween non era storicamente celebrato, la crescente adozione della festività è spesso percepita come un segno della globalizzazione e dell’imposizione di modelli culturali statunitensi. Per chi tiene alle proprie tradizioni locali o nazionali, l’adozione di Halloween può essere vista come una minaccia alla cultura autoctona.
In conclusione, mentre per molti Halloween è una festa divertente e innocua, per altri rappresenta qualcosa che va contro i loro valori o credenze, siano esse legate alla religione, alla sicurezza, alla moralità o al rispetto delle tradizioni locali.
Nicola Incampo