martedì, 3 Dicembre 2024

2 Luglio, sono otto i bozzetti pervenuti (sei per la categoria amatori e due  per la categoria costruttori) per il bando di concorso per la costruzione del nuovo carro trionfale in onore di Maria SS. della Bruna

Sono otto i bozzetti pervenuti per il 𝖻𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗈𝗋𝗌𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖺 𝖼𝗈𝗌𝗍𝗋𝗎𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝖾𝗅 𝗇𝗎𝗈𝗏𝗈 𝖼𝖺𝗋𝗋𝗈 𝗍𝗋𝗂𝗈𝗇𝖿𝖺𝗅𝖾 𝗂𝗇 𝗈𝗇𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝖬𝖺𝗋𝗂𝖺 𝖲𝖲. 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝖡𝗋𝗎𝗇𝖺, opera che accompagnerà la santa protettrice di Matera durante la lunga e intensa giornata del 2 Luglio 2025. Nel dettaglio, sono sei...

Consegna lavori per lo studentato di Matera

Semaforo verde per il nuovo studentato di Matera. Giovedì 5 dicembre, alle 10 presso il Campus universitario in via Lanera, ci sarà una conferenza stampa per presentare il progetto e contestualmente saranno consegnati i lavori. Come sede, il Dipartimento...

In questi giorni ho riletto la prima lettera che il Cardinale Martini inviò alla sua diocesi.

La lettera è datata novembre 1980 ed è intitolata: “La dimensione contemplativa della vita”.

Nella lettera si afferma che chi non sa fare silenzio, chi non desidera e non cerca di parlare con Dio nel silenzio, è meno uomo, perché gli manca una dimensione essenziale dell’esistenza, quella contemplativa appunto.

Provate ad immaginare nella città di Milano, città molto attiva, causò tanto stupore il fatto che il primo messaggio del nuovo arcivescovo fosse dedicato alla meditazione, alla contemplazione.

Nella lettera si legge con molta semplicità che la sua lettera vuol essere un messaggio “per tutti gli uomini di buona volontà di Milano e dell’intera diocesi, spesso appesantiti dall’accumulo delle fatiche quotidiane e dalla molteplicità delle preoccupazioni”; un appello “a ogni uomo e donna che intende condurre un’esperienza ordinata e sottrarsi a quella frattura tra lavoro e persona che minaccia oggi un poco tutti”.

Come è attuale questo pensiero!

Il silenzio, la preghiera, la contemplazione aiutano a vivere meglio e a lavorare meglio e di più.

Chi nella vita è disordinato e non riserva un tempo al raccoglimento e alla contemplazione è meno uomo perché si svuota di energie morali e spirituali.

A che vale allora il suo agitarsi?

Ricordo molti anni fa andai a visitare una basilica cistercense e chiesi ud monaco di confessarmi e il sacerdote mi dette queste norme di vota:

“Dio si rivela solo nel silenzio e nella povertà.

Rinunzia a quello che è superfluo, togli le distrazioni della vita, mangia di meno e prega di più.

Non vivere una vita superficiale, chiedi a Dio che ti faccia conoscere il suo, vero volto.

Se vivi con distrazione, Dio ti sfugge, ma si manifesta a chi lo cerca con cuore sincero”.

Nel Vangelo leggiamo che anche Gesù si ritirava a pregare.

La gente lo cercava e lui si nascondeva per pregare, per stare solo con Dio.

Vorrei concludere questa mia modestissima riflessione con la consapevolezza che la preghiera e la contemplazione non sono una fuga dalla realtà e della vita, ma un chiedere a Dio le forze morali e spirituali per meglio affrontare le fatiche e le durezze dell’esistenza.

Ritornando alla lettera, cardinal Martini scrive: “L’ansia della vita non è la legge suprema, non è una condanna inevitabile. Essa è vinta da un senso più profondo dell’essere uomo, da un ritorno alle radici dell’esistenza”.

Mai come in questi giorni di pandemia e di paura per una terza guerra mondiale, tutti dobbiamo saper trovare, nelle nostre frenetiche giornate, il tempo necessario al silenzio e all’incontro con Dio.

Nicola Incampo

Responsabile dell’IRC e della Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale di Basilicata

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