domenica, 8 Settembre 2024

Una mattina, mentre passeggio con il mio nipotino Lorenzo sulla spiaggia, il piccolo all’improvviso dice: “Nonno che cosa è il coraggio?”

Te lo spiego con una storia, rispondo.

Un giorno, il piccolo Marco scoprì una vecchia porta in soffitta che non aveva mai visto prima. Sembrava magica, con strani simboli che brillavano leggermente alla luce del sole. Spinto dalla curiosità, Marco aprì la porta e si ritrovò in una foresta incantata, con alberi maestosi e foglie scintillanti come gemme.

Mentre esplorava, Marco sentì un fruscio tra i cespugli e vide un piccolo drago emergere dalla vegetazione.

Non era spaventoso, ma piuttosto un cucciolo con occhi grandi e lucenti e scaglie color arcobaleno. “Non avere paura,” disse il drago, “mi chiamo Lumen. La mia famiglia è intrappolata in una grotta magica e ho bisogno del tuo aiuto per salvarla.” Marco, nonostante la paura, sentì crescere dentro di sé un grande coraggio.

“Io ti aiuterò,” rispose deciso.

Insieme, Marco e Lumen attraversarono fiumi impetuosi e affrontarono creature selvagge, superando trappole ingegnose.

Ad ogni passo, Marco sentiva crescere la sua determinazione. Quando finalmente raggiunsero la grotta, Marco si trovò faccia a faccia con un potente stregone.

“Chi osa sfidarmi?” ruggì lo stregone, con occhi pieni di malizia.

Marco sentì il cuore battere forte, ma non indietreggiò.

Con un respiro profondo, disse: “Io sono Marco, e sono qui per liberare i draghi.”

Una luce brillante emerse dal cuore di Marco, spezzando l’incantesimo oscuro. Lo stregone, sorpreso e sconfitto, scomparve in una nuvola di fumo, e i draghi furono finalmente liberi.

Lumen, grato, ringraziò Marco.

“Sei stato coraggioso e generoso,” disse. “La tua gentilezza e il tuo coraggio hanno salvato la mia famiglia. Non dimenticheremo mai il tuo gesto.”

Marco tornò al suo villaggio, sapendo di aver vissuto un’avventura straordinaria e di aver scoperto il vero significato del coraggio.

Ogni volta che guardava la vecchia porta in soffitta, sorrideva, ricordando il suo amico drago e la magia della foresta incantata.

Guardo Lorenzo, che ha ascoltato la storia con gli occhi spalancati e pieni di meraviglia.

“E così, Lorenzo,” concludo, “ricorda sempre che il coraggio non significa non avere paura, ma affrontare le nostre paure per fare ciò che è giusto.”

Lorenzo annuisce, con il cuore pieno di ispirazione, sognando le avventure che un giorno avrebbe vissuto.

Nicola Incampo

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