L’acqua del Basento può essere utilizzata per scopi potabili. E’ la conclusione a cui giunge l’Azienda sanitaria di Potenza che ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già...
A miei alunni raccontavo spesso la seguente storia: “Molto tempo fa c’era un uomo che aveva tre figli ai quali voleva molto bene.
Non era nato ricco, ma con la sua saggezza e il duro lavoro era riuscito a risparmiare un bel po’ di soldi e a comprare un fertile podere.
Divenuto vecchio cominciò a pensare a come dividere tra i suoi figli ciò che possedeva.
Un giorno decise di fare una prova per capire quale dei tre figli fosse il più saggio.
Li chiamò al capezzale e diede a ciascuno cinque soldi e chiese di loro di comprare qualcosa che riempisse la sua stanza che era vuota e spoglia.
Ciascuno dei tre figli prese il denaro e uscì per esaudire i desideri del padre.
Il figlio più grande pensò che era un lavoro facile.
Andò al mercato e comprò la prima cosa che gli capitò sotto gli occhi: un fascio di paglia.
Il secondo figlio pensò per qualche minuto, poi girò per tutte le bancarelle del mercato e alla fine comprò delle bellissime piume.
Il figlio più piccolo rifletté a lungo sul problema e si chiedeva: “Che cosa c’è che costa solo cinque soldi e che può riempire una stanza?”
Solo dopo aver riflettuto per un bel po’ di tempo trovò quel che faceva al suo caso e il suo volto si illuminò.
Andò in un piccolo negozio e comprò con i suoi cinque soldi una candela e dei fiammiferi.
Tornando a casa era felice e si domandava cosa avessero comprato i fratelli.
Il giorno seguente, i tre fratelli si presentarono al padre.
Ognuno portò il suo regalo.
Il più giovane sparse la paglia sul pavimento, ma era così poca che fu appena sufficiente per coprire un angolo.
Il secondo mostrò le sue piume, ma riempirono appena due angoli.
Il padre era molto deluso dei suoi figli maggiori.
Allora si rivolse al più piccolo: “E tu che cosa hai comprato?”
Il ragazzo accese la candela con un fiammifero e la luce di quell’unica fiamma si diffuse per la stanza e la riempì.
Tutti sorriso.
Il vecchio padre fu felice del regalo del figlio più piccolo.
Gli diede tutti i suoi averi, perché aveva capito che quel ragazzo era abbastanza intelligente per farne buon uso ed avere cura dei suoi fratelli.”
Questa storia la raccontavo ai miei alunni per ricordare che anche per noi si è accesa la Luce che riempie il mondo, una fiammella piccola che gli uomini di buona volontà possono moltiplicare a dismisura.
E nessuno la può fermare.
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica