Lunedì 25 novembre p.v. alle 17.30 nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale di Matera (ingresso da via Roma), il Soroptimist Club Matera con il patrocinio dell'Associazione Italiana Donne Medico, nell'ambito della Giornata Internazionale per...
Il Natale è la festa dell’incontro.
Dio incontra l’uomo facendosi uomo Lui stesso.
Pensate: era stato impossibile per l’uomo raggiungere Dio, allora Lui, per non rimanere un estraneo, o meglio uno sconosciuto, si rende visibile diventando uomo Lui stesso.
Dio e l’uomo nella stessa anagrafe.
Dio e uomo nello stesso condominio: il mondo, coinquilini.
Ecco perché Papa Francesco ha dichiarato che “Il Natale di Gesù, festa della fiducia e della speranza, che supera l’incertezza e il pessimismo.
E la ragione della nostra speranza è questa: Dio è con noi e Dio si fida di noi”.
Avete mai riflettuto che l’incontro di Dio con l’uomo è particolare, anzi unico, quasi quasi che Dio si sia mimetizzato e nascosto.
Ma se Dio è diventato uomo, certamente un uomo è diventato Dio.
Uno scambio tra la nostra povertà e la sua ricchezza.
San Paolo ci ricorda che Dio “da ricco che era, si è fatto povero perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (Cfr. 2 Corinti 8,9).
Ecco perché il Natale è “la Buona Notizia”, l’unica veramente buona notizia.
Ecco perché i problemi, le sofferenze, le speranze, le attese hanno una risposta.
Questo significa che il giusto, l’onesto devono avere speranza.
Pensate quanto oggi c’è bisogno di speranza!
Guardate lo spettacolo del mondo: un mondo che spende cifre astronomiche per la guerra.
È un mondo flagellato dalla violenza, dalla disonestà, dalla droga.
Guardiamo lo spettacolo della famiglia: l’unità familiare è diventata fragilissima: l’aborto ha perso gravità morale e tutta la vita ha avuto un decadimento di valore: rifiuto dell’anziano e dell’ammalato, proposte aperte di eutanasia.
La verità è che il benessere ci ha resi cinici, sprezzanti, banali, nervosi …. e quindi infelici: il mondo è diventato freddo.
Non c’è sofferenza umana che Dio non abbia abbracciato e assunto in modo totale.
Dio è un “uomo di parte” si è schierato, ha fatto una scelta, si è messo dalla parte del più debole, periferica, nascosta, inutile.
Con il Natale Cristo ha detto che i beni di questo mondo non sono la soluzione del problema della vita umana: oggi dobbiamo dire che aveva fin troppo ragione!
Infatti quando le cose contano più delle persone è la fine della dignità dell’uomo.
Natale è anche un invito alla pace e un dono di pace.
Oggi si fanno tante trattative per la pace: ma gli uomini non riusciranno a far pace, se non si metteranno in ginocchio davanti a Dio.
Abbiamo tutti bisogno di capire il Natale.
Buon Natale.
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e la Pastorale Scolastica